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Laudisa: “Il cambio di proprietà in casa nerazzurra ha mutato le strategie. E Mancini…”

Giovanni Montopoli

Ridimensionamento in vista per Roberto Mancini? Carlo Laudisa, dalle colonne di Gazzamercato, fa il punto sulla posizione del tecnico nerazzurro

Dalle colonne di Gazzamercato, Carlo Laudisa - giornalista esperto di mercato della Gazzetta dello Sport - disegna un nuovo scenario per il tecnico nerazzurro, Roberto Mancini. L'allenatore potrebbe subire un "ridimensionamento" stando a quanto riportato; ridimensionamento che vedrebbe la sua figura limitarsi alle sole decisioni tecniche e non più al ruolo di "manager" che si era costruito sotto la gestione Thohir: "Il mal di pancia di Roberto Mancini non arriva per caso. Il cambio di proprietà ha prodotto effetti immediati nelle strategie dell’Inter: soprattutto ha spostato il baricentro del comando nelle scelte di mercato. Con Thohir in sella (e Moratti suo angelo custode), la voce del tecnico di Jesi era ascoltatissima. Con l’obiettivo di tornare in fretta in alto anche il d.s. Piero Ausilio ha avallato alcune operazioni (Felipe Melo e Telles in estate e a gennaio sopratutto Eder in extremis al posto di Soriano) nate solo per colmare lacune immediate, rinunciando ad obiettivi di prospettiva.

Ora, però, il gruppo Suning ha deciso di privilegiare gli investimenti sui giovani di talento, sposando la filosofia del management italiano. Così quando il Mancio s’impunta sull’over 30 Yaya Touré non trova alleati e si fa forte di una considerazione: per vincere servono giocatori esperti e caldeggia il ventinovenne Candreva. E per lui e’ indispensabile centrare questa stagione. Ha il contratto in scadenza e sa bene che il rinnovo (e la fiducia) passa attraverso i risultati. Davvero lo distraggono le voci sulla panchina dell’inghilterra? Comunque sia l’oggi ci dice che in quest’Inter l’allenatore non è più il manager al centro del progetto, con poteri assoluti. Il passo indietro e’ nei fatti e determina delle fibrillazioni. È indispensabile trovare un punto d’incontro. Anche perché il progetto della famiglia Zhang, oltre che ambizioso, appare virtuoso. Merita attenzione. E Mancini deve farsene una ragione".