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Tra le pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il noto giornalista Carlo Laudisa ha fatto il punto in casa Inter dopo le dichiarazioni di Parma di Luciano Spalletti e il confronto di ieri con Beppe Marotta: "Il solista Spalletti ha steccato. Quel sasso gettato nello stagno nerazzurro ha agitato le acque in maniera gratuita, in special modo dopo una vittoria rinfrancante come quella di Parma. Ma soprattutto il tecnico ha scavato un ulteriore fossato tra lui e la dirigenza. Il confronto di ieri è servito a disegnare un percorso di convivenza civile nei prossimi mesi, visto che è interesse di tutti raggiungere gli obiettivi indicati dai proprietari e invocati da un tifoseria ansiosa di rivedere gli avversari dall’alto. I precedenti di Roma non portano messaggi tranquillizzanti. A Trigoria e dintorni Lucio si è immolato sull’altare della crociata contro Totti (a torto o a ragione) e il suo puntiglio dialettico lo ha portato a catturare più nemici che consensi. L’allenatore toscano saprà trarre insegnamento da quell’esperienza?
In definitiva, l’ambiente nerazzurro sinora ha accompagnato i suoi alti e bassi con malumori diffusi, ma senza pericolosi eccessi. L’Inter anche ieri con Spalletti ha fatto leva sul buonsenso, ben sapendo che i compromessi vanno sempre sperimentati sul campo. In questa stranissima partita, il recupero di Nainggolan e Perisic sta già dando prova delle qualità del nocchiero nerazzurro. Gli impegni all’orizzonte potrebbero portare a breve ulteriore adrenalina, a patto che la parola concordia torni d’attualità. E che l’ombra di Antonio Conte (o chi per lui) non diventi un alibi. E se gli riuscisse un miracolo? In ogni caso Spalletti in questi tre mesi si gioca anche il suo futuro: uscirne a testa alta sarebbe comunque una vittoria. A costo di parlare a monosillabi".
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