Intervistato da Sportweek, Lautaro ha parlato del suo futuro e del suo momento all'Inter, ma anche dell'arrivo della figlia Nina. E anche la sua fidanzata Agustina ha descritto l'attaccante e parlato delle loro abitudini:
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Lautaro: “Nina? Dieci giorni tramortiti sul divano”. Agustina: “Quando perde non parla per due giorni”
Lautaro ha parlato dell'arrivo della figlia Nina. E anche la sua fidanzata Agustina ha descritto l'attaccante e parlato delle loro abitudini
LUI: «Non vediamo l'ora di vederla. Siamo così contenti... è una cosa meravigliosa e anche i nostri genitori sono felici. Nina sarà la loro prima nipotina».
LEI: «Non ce l'aspettavamo. E all'inizio è stato difficile accettare l'idea: siamo giovani, pensavamo a un figlio, ma più avanti...Ho fatto un test per caso, per essere sicura che non fosse e invece... Quando Lau è tornato a casa mi ha trovata in lacrime, è rimasto scioccato, siamo stati una settimana così...».
LUI: «Dieci giorni sul divano... tramortiti...».
LEI: «Poi dopo la prima ecografia, dopo aver sentito il battito di quel cuoricino, è cambiato tutto. Abbiamo realizzato ed è stato molto emozionante. Il mo-mento è difficile, mettere al mondo Nina in piena pandemia da Covid-19 mi fa un po' paura, ma non vediamo l'ora di vederla. È la cosa più bella che poteva capitarci».
Che genitori sarete, ve lo immaginate?
LUI: «Sempre presenti, come i nostri. Proveremo a insegnarle quello che hanno insegnato a noi: chela prima cosa è l'umiltà. E a essere sempre generosi con la gente che è generosa. E con chi ha davvero bisogno».
LEI: «Io sono contenta di essere giovane, ci capiremo di più for-se. Lui sarà apprensivo e anche severo. È uno molto inquadra-to».
Sarà anche geloso, probabilmente.
LUI: «Sicuramente!».
LEI: «Lui voleva un maschio, per giocarci a pallone. E la prima cosa che mi ha detto è stata: "Femmina, va bene, ma niente fidanzati».
Come hai trascinato Agustina da Mendoza a Milano?
LUI: «Pressing alto via sms».
LEI: «Non è stata una scelta facile: io lì avevo i miei negozi di abiti, la famiglia, gli amici, l'Università. Ho lasciato tutto ma non mi pento, sono felice. Mi ha detto: "vedrai che verrai qui, staremo insieme". E così è stato. Quando ha in testa una cosa, va avanti finché non la ottiene. Non si ferma".
Determinato e..?
LEI: "Forte, generoso, incazzoso, ma a casa è carinoso. E perfezionista, è ordinatissimo. Io sono più rilassata".
LUI: "No, no, lei è molto disordinata: tutto buttato...".
LEI: "Ma sto migliorando, lui è fissato: il suo armadio è perfetto".
LUI: "La cucina anche. Quando prepara la cena le sto dietro con la spugna a pulire".
Serata perfetta?
"Quando segno tre gol con la mia famiglia allo stadio. E se non sono in campo, sono sul divano: tv, mate e Alma, la mia vita. Ma la serata perfetta sarà quella in cui nascerà Nina, se nascerà di sera».
LEI: "Amore è molto bello quello che dici. La mia serata perfetta è diversa, però... A me piace uscire".
Discoteca contro divano. Chi è Alma?
LEI: «Alma è il nostro carlino. Anche per me è una figlia, ma è pur sempre un cane. A volte litighiamo: lui mi fa "vai via due ore e lasci sola Alma?". Sì, amo-re, ancora non è nata Nina! Per uscire, comunque, intendevo... a cena. A ballare non mi ha mai portata. Ci siamo conosciuti in una discoteca di Buenos Aires, tre anni fa. Ma poi a ballare non mi ci ha più portata. Vietata».
Per quanti giorni non parli con Agustina quando va male?
LEI: «È capace di non parlare per due giorni. Ma sta migliorando...».
LUI: «Sono troppo incazzato nero, dite così? Ma sto migliorando. Prima non parlavo neanche con mio padre».
LEI: «E in questi momenti io devo avere tanta... psicologia: gli preparo qualcosa di buono. E finché non lo fa lui, non si parla della partita».
Un piatto che funziona?
LUI: «Pastel de papa, carne trita e patata gialla. Me lo preparava mia mamma. Agustina è brava, ma la mamma è la mamma».
Discoteca vietata, musica preferita?
LUI: "Il reggaeton".
Ma balli anche?
LUI: «No, no, io no. Agustina è brava a ballare».
LEI: «Non è vero, sa ballare benissimo. Ho i video, ho le prove».
Il giudizio degli altri pesa?
LUI:«Quando ero ragazzino molto. Dopo l'espulsione a Cagliari di un anno fa, ho letto tante cattiverie che ora non apro neanche i giornali. Mi concentro sul la-voro e la mia famiglia».
Dovrai trovare tempo anche per il matrimonio...
LEI: "Ma lascio la palla a lui, vediamo se fa gol".
LUI: "Sicuramente in un futuro prossimo sì. Prossimo".
LEI: "È gol, è gol".
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