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Lautaro: “Nina? Dieci giorni tramortiti sul divano”. Agustina: “Quando perde non parla per due giorni”

Lautaro ha parlato dell'arrivo della figlia Nina. E anche la sua fidanzata Agustina ha descritto l'attaccante e parlato delle loro abitudini

Andrea Della Sala

Intervistato da Sportweek, Lautaro ha parlato del suo futuro e del suo momento all'Inter, ma anche dell'arrivo della figlia Nina. E anche la sua fidanzata Agustina ha descritto l'attaccante e parlato delle loro abitudini:

LUI: «Non vediamo l'ora di vederla. Siamo così contenti... è una cosa meravigliosa e anche i nostri genitori sono felici. Nina sarà la loro prima nipotina».

LEI: «Non ce l'aspettavamo. E all'inizio è stato difficile accettare l'idea: siamo giovani, pensavamo a un figlio, ma più avanti...Ho fatto un test per caso, per essere sicura che non fosse e invece... Quando Lau è tornato a casa mi ha trovata in lacrime, è rimasto scioccato, siamo stati una settimana così...».

LUI: «Dieci giorni sul divano... tramortiti...».

LEI: «Poi dopo la prima ecografia, dopo aver sentito il battito di quel cuoricino, è cambiato tutto. Abbiamo realizzato ed è stato molto emozionante. Il mo-mento è difficile, mettere al mondo Nina in piena pandemia da Covid-19 mi fa un po' paura, ma non vediamo l'ora di vederla. È la cosa più bella che poteva capitarci».

Che genitori sarete, ve lo immaginate?

LUI: «Sempre presenti, come i nostri. Proveremo a insegnarle quello che hanno insegnato a noi: chela prima cosa è l'umiltà. E a essere sempre generosi con la gente che è generosa. E con chi ha davvero bisogno».

LEI: «Io sono contenta di essere giovane, ci capiremo di più for-se. Lui sarà apprensivo e anche severo. È uno molto inquadra-to».

Sarà anche geloso, probabilmente.

LUI: «Sicuramente!».

LEI: «Lui voleva un maschio, per giocarci a pallone. E la prima cosa che mi ha detto è stata: "Femmina, va bene, ma niente fidanzati».

Come hai trascinato Agustina da Mendoza a Milano?

LUI: «Pressing alto via sms».

LEI: «Non è stata una scelta facile: io lì avevo i miei negozi di abiti, la famiglia, gli amici, l'Università. Ho lasciato tutto ma non mi pento, sono felice. Mi ha detto: "vedrai che verrai qui, staremo insieme". E così è stato. Quando ha in testa una cosa, va avanti finché non la ottiene. Non si ferma".

Determinato e..?

LEI: "Forte, generoso, incazzoso, ma a casa è carinoso. E perfezionista, è ordinatissimo. Io sono più rilassata".

LUI: "No, no, lei è molto disordinata: tutto buttato...".

LEI: "Ma sto migliorando, lui è fissato: il suo armadio è perfetto".

LUI: "La cucina anche. Quando prepara la cena le sto dietro con la spugna a pulire".

Serata perfetta?

"Quando segno tre gol con la mia famiglia allo stadio. E se non sono in campo, sono sul divano: tv, mate e Alma, la mia vita. Ma la serata perfetta sarà quella in cui nascerà Nina, se nascerà di sera».

LEI: "Amore è molto bello quello che dici. La mia serata perfetta è diversa, però... A me piace uscire". 

Discoteca contro divano. Chi è Alma?

LEI: «Alma è il nostro carlino. Anche per me è una figlia, ma è pur sempre un cane. A volte litighiamo: lui mi fa "vai via due ore e lasci sola Alma?". Sì, amo-re, ancora non è nata Nina! Per uscire, comunque, intendevo... a cena. A ballare non mi ha mai portata. Ci siamo conosciuti in una discoteca di Buenos Aires, tre anni fa. Ma poi a ballare non mi ci ha più portata. Vietata».

Per quanti giorni non parli con Agustina quando va male?

LEI: «È capace di non parlare per due giorni. Ma sta migliorando...».

LUI: «Sono troppo incazzato nero, dite così? Ma sto migliorando. Prima non parlavo neanche con mio padre».

LEI: «E in questi momenti io devo avere tanta... psicologia: gli preparo qualcosa di buono. E finché non lo fa lui, non si parla della partita».

Un piatto che funziona?

LUI: «Pastel de papa, carne trita e patata gialla. Me lo preparava mia mamma. Agustina è brava, ma la mamma è la mamma».

Discoteca vietata, musica preferita?

LUI: "Il reggaeton".

Ma balli anche?

LUI: «No, no, io no. Agustina è brava a ballare».

LEI: «Non è vero, sa ballare benissimo. Ho i video, ho le prove».

Il giudizio degli altri pesa?

LUI:«Quando ero ragazzino molto. Dopo l'espulsione a Cagliari di un anno fa, ho letto tante cattiverie che ora non apro neanche i giornali. Mi concentro sul la-voro e la mia famiglia».

Dovrai trovare tempo anche per il matrimonio...

LEI: "Ma lascio la palla a lui, vediamo se fa gol".

LUI: "Sicuramente in un futuro prossimo sì. Prossimo".

LEI: "È gol, è gol".

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