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Lautaro, la crescita passa anche dalla testa: la svolta dopo Inter-Cagliari

Fabio Alampi

L'attaccante argentino è diventato uno dei pilastri della squadra: i suoi miglioramenti sono evidenti sotto tutti i punti di vista

La crescita di Lautaro Martinez negli anni è stata costante ed evidente: arrivato all'Inter nell'estate del 2018, l'attaccante argentino si è conquistato un ruolo di primo piano, affermandosi come uno dei migliori prospetti del calcio internazionale. I suoi miglioramenti, come scrive Tuttosport, vanno anche al di là degli aspetti tecnici:

"Per migliorare sotto tutti gli aspetti c'è bisogno di specialisti. Lo ha capito bene Lautaro Martinez, che per migliorare dal punto di vista mentale ha pensato bene di rivolgersi a uno psicologo con l'obiettivo di diminuire il numero dei cartellini presi. [...] I numeri gli danno ragione. Prima stagione del Toro all'Inter, il 2018/19: 4 cartellini gialli, nonostante non fosse un titolare fisso della squadra. Seconda stagione, 2019/20 (la prima con Antonio Conte in panchina): Lautaro prende 8 cartellini gialli più un rosso diretto. Stagione appena conclusa, 2020/21: le ammonizioni prese sono solo 5, trend in decrescita - nonostante l'ultima, rimediata con l'Udinese nella giornata conclusiva di campionato, gli costerà una squalifica nella gara iniziale di questo campionato.

Un miglioramento, comunque, c'è stato. E forse il momento della svolta è arrivato proprio dopo l'espulsione diretta rimediata il 26 gennaio del 2020, in Inter-Cagliari. Partita in cui il giocatore prima aveva fatto esplodere San Siro portando in vantaggio con un colpo di testa l'Inter. Poi, nei minuti di recupero, dopo che il Cagliari aveva pareggiato con Nainggolan, Lautaro la testa l'aveva persa, andando a protestare in modo isterico dall'arbitro Manganiello che, a suo dire, non gli aveva fischiato un fallo a favore. Un rosso pesante anche perché era costato ben due giornate di squalifica alla punta".