Il calcio sa essere bellissimo, a volte però anche durissimo. A Lautaro Martinez, nell'intervista rilasciata al Clarin, hanno chiesto di individuare l'aspetto migliore e quello peggiore di questo sport e lui ha spiegato: «L'ho scelto perché sono cresciuto in uno spogliatoio grazie a mio padre e ho capito che la cosa più bella era quella di prendere a calci un pallone. Ho sognato di essere un calciatore professionista e sto realizzando il mio sogno di bambino. E' incredibile come vede il calcio chi lo guarda dall'esterno, viene la pelle d'oca a pensare a quanto la gente vada pazza per il calcio. Mi succedeva da bambino e ora lo vedo da giocare: il calcio è questo, lo abbiamo scelto. Il lato peggiore sono le critiche. Poi non mi piace cenare in pubblico, ma perché mi imbarazzo, dobbiamo convivere con la presenza dei tifosi. Poi ci sono cose positive e negative: un giorno fai tre gol e sei il migliore e poi perdi e sei il peggiore. A Milano? Passo inosservato a volte, ma non sempre. Non ho ancora giocato molto, ma mi sono sorpreso quelle volte in cui passeggiando per la città la gente mi ha riconosciuto, ma questo è frutto del calcio e della passione dei tifosi».
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Lautaro: “Ho giocato ancora poco, ma a Milano mi riconoscono per strada. Il calcio…”
Il giocatore nerazzurro ha parlato della sua scelta di fare il calciatore, della sua timidezza e della passione dei tifosi
(Fonte: clarin.com)
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