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"Quel 36% di rigori non trasformati di certo mal si concilia con il suo status di campione del mondo. Nonostante una serata da incubo Carnesecchi in avvio di secondo tempo è riuscito a ipnotizzare Lautaro (salvo poi doversi arrendere sulla ribattuta vincente di Dimarco) e il suo score da capocannoniere della Serie A è rimasto fermo a 23 reti in 26 giornate. Molto meno lieto il finale era stato negli ottavi di Coppa Italia a fine dicembre, quando Ravaglia gli aveva detto di no a mezz'ora dal termine sullo 0-0 e prima che l'eliminazione si concretizzasse ai supplementari".
"Su quest'aspetto il centravanti argentino può sicuramente lavorare, anche perché i tifosi ricordano ancora gli errori più dolorosi coincisi in un pari nel derby contro il Milan davanti a Tatarusanu (stagione 2021/2022) o nelle sconfitte contro Spezia (l'anno scorso) e Bologna (stagione 2019/20). Nella lista degli sbagli è presente anche quello di due anni fa a Udine, quando colpì il palo alla destra di Silvestri per poi insaccare direttamente di testa sulla ribattuta. [...] Di certo il pallone alla prossima occasione peserà ancora di più, ma il centravanti di Bahia Blanca è pronto a prendersi nuovamente questa responsabilità nel caso in cui ci fosse bisogno".
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