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Lautaro si scalda anche per Inter-Milan. In panchina? Non importa, già in passato nei derby…

L'attaccante dell'Inter è stato già uomo derby in Argentina e potrebbe decidere anche giocando uno spezzone

Andrea Della Sala

Questa sera, probabilmente, Lautaro Martinez debutterà da titolare con l'Argentina nell'amichevole contro l'Iraq. Nella seconda sfida, quella col Brasile, invece potrebbe toccare a Icardi. L'ex centravanti del Racing avrà poco tempo per recuperare, al rientro in Italia, per farsi trovare pronto per il derby.

"Contro il Milan partirà in panchina, ma siamo a 10 giorni dal match e di fronte a un giocatore che può far male anche in uno spezzone. In più il suo rapporto coi clasicos, come in Argentina chiamano i derby, è già ricco di episodi segnanti. Fra il suo Racing e l’Independiente, le due squadre di Avellaneda (entrambe con Libertadores e Intercontinentali nel palmares), la rivalità è enorme. Lautaro scelse proprio un derby, anche se «de verano», (d’estate, di precampionato) per segnare il suo primo gol con i «grandi», con la prima squadra. Il 30 gennaio 2016, Martinez firmò il secondo dei 3 gol (a 1) dell’Academia, nei seguenti due match di campionato con gli arci-rivali non ebbe altrettanta fortuna. A fine novembre giocò 17 minuti, al posto di Lisandro Lopez, entrando già sul 3-0, un anno dopo perse 1-0, da titolare, sotto gli occhi di Sabatini. L’Inter lo seguiva da un po’, e stava già stringendo: prima di chiudere coi nerazzurri, lo scorso 19 gennaio, fece ancora in tempo a giocare un altro Clasico, memorabile e amaro. A Mar del Plata, località balneare, con i suoi sotto 2-0, prima accorciò a fine primo tempo, poi si mangiò un gol a porta vuota, infine nel finale segnò una rete da rapace, con una girata da terra. Due a due e lieto fine? Non proprio, perché nei rigori previsti sparò il suo, l’ultimo, altissimo sopra la traversa. Independiente, detto Rojo (rosso, ahi), vincente: Lautaro da eroe a protagonista negativo. Contava poco, non avrebbe fermato l’Inter: due settimane dopo, al Cilindro, casa del Racing, ne piazzò tre all’Huracan, con Ausilio, Zanetti e Milito in tribuna. Seguì la cena che avrebbe messo le basi del trasferimento a Milano: pochi giorni dopo arrivò l’annuncio. In Argentina si prese l’Inter, dall’Inter vuole prendersi l’Argentina. Passando da Jeddah: giro lungo, ma può funzionare" si legge su La Gazzetta dello Sport.

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