LEGGI ANCHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ultimora
Getty Images
L'edizione odierna di Repubblica ha commentato la stagione di Lautaro Martinez, davvero inossidabile tenuto conto del fatto che il Toro non si è mai fermato, Mondiale compreso:
"Nell’hotel da cartolina turca con terrazza sul Bosforo, dove abitava Zeman ai tempi del Fenerbahce e dove arrivano alla spicciolata gli ospiti illustri della finale di Champions, campeggia la gigantografia di Lautaro Martinez. L’accostamento è freudiano: si tratta del poster che presenta il convegno della Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, sul carico da lavoro dei campioni, condannati dai loro stipendi irraggiungibili a volteggiare in continuazione sul trapezio. Ma il trapezista argentino dell’Inter — 71 partite giocate in questa stagione, 54 delle quali senza pause, 5.164 minuti in campo, 72 minuti di media a partita, 61.710 chilometri di viaggi per 84 ore di trasferte internazionali — è anche l’uomo che il Manchester City teme di più, quello davvero in grado di capovolgere il pronostico", spiega il quotidiano.
"L’inossidabile Lautaro è il più solido argomento di speranza per Simone Inzaghi e per gli almeno ventimila tifosi attesi a Istanbul, pronti a radunarsi in piazza Taksim con un’immagine negli occhi: il loro numero 10 che inventa gol e festeggia urlando mentre sale sulla balaustra, scena abituale e sogno da custodire per la notte allo stadio Atatürk. Lautaro sarà il più spremuto di tutti in campo (85,9% di indice da carico di lavoro, secondo il settore medico della Fifpro) e infatti subito dopo la partita andrà in vacanza risparmiandosi le amichevoli dell’Argentina con Australia e Indonesia e curandosi finalmente le caviglie malconce. Prima, però, ha l’appuntamento più importante, che è tale anche per i suoi connazionali. Dopo il titolo mondiale si aspettano che uno tra i vincitori in Qatar sollevi la Coppa Campioni e Martinez all’Inter è titolare, mentre Julian Alvarez, che pure gli soffiò il posto di vassallo di Messi al Mondiale, è dietro lo straripante Haaland", commenta Repubblica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA