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Diego Laxalt, esterno del Genoa che fu portato in Italia dall'Inter, non ha mai esordito con la maglia nerazzurra. Nell'intervista rilasciata al settimanale Sportweek, l'uruguaiano è tornato a parlare della sua - breve - esperienza a Milano.
É il momento più alto della sua carriera?
«Sì, ma se pensassi di aver raggiunto il massimo delle mie possibilità sarei finito. In Italia ho passato brutti momenti, stagioni nelle quali ho giocato poco o niente: mi sono servite anche quelle, mi hanno fatto maturare e diventare più forte dentro. Quando non giochi è il momento in cui cresci».
Nel 2103 fu acquistato dall’Inter, dove non ha mai giocato: perché?
«Non essere rimasto all’Inter è stato un bene: mi ha permesso di guardarmi dentro e capire dove sbagliavo. Il Genoa mi ha preso in prestito dai nerazzurri e ha creduto in me: visto come sono andate le cose, è stata la soluzione migliore».
La sfida che la affascinerebbe?
«Ho sempre sognato un’esperienza in Premier, ma non vuol dire che sia il mio unico obiettivo. Da piccolo le squadre che seguivo erano Chelsea e Inter».
E il giocatore che ammirava?
«Un connazionale: il Chino Recoba. Mai più visto uno così».
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