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Laxalt: “Recoba idolo. Inter? All’inizio non ci credevo, poi ho realizzato e…”

Simona Castellano

Diego Laxalt, attualmente in prestito al Genoa, ha rilasciato una lunga intervista al mensile Calcio2000. Il giocatore ha parlato del suo arrivo all’Inter, ma anche del suo idolo. Queste le sue parole: Cosa hai pensato quando ti hanno detto...

Diego Laxalt, attualmente in prestito al Genoa, ha rilasciato una lunga intervista al mensile Calcio2000. Il giocatore ha parlato del suo arrivo all'Inter, ma anche del suo idolo.

Queste le sue parole:

Cosa hai pensato quando ti hanno detto che saresti andato all'Inter?

Niente, perché non ci ho creduto (ride, ndr). Fino a quando non ho firmato, non ho realizzato. Poi ovviamente è stata una grande emozione, perché l'Inter è una delle più grandi squadre d'Europa. All'Inter giocava Recoba, mio idolo da sempre. Puoi immaginare l'emozione. 

Sei uno dei giocatori di movimento in A che ha giocato di più e che è stato sostituito di meno: te l'aspettavi?

Ovvio che ogni calciatore spera di giocare sempre, ma neanche io mi aspettavo di farlo così tanto (ride, ndr). Naturalmente sono felice, ma non mi accontento, voglio sfruttare ogni opportunità concessa dal mister per migliorarmi ancora. 

Conoscevi Gasperi prima di arrivare? Che impressione ti ha fatto?

Lo conoscevo o, meglio, conoscevo le sue squadre per averci giocato contro. Solo che quando affrontavo il Genoa da avversario mi chiedevo: 'Ma come cavolo giocano questi (ride, ndr)?'. Sembrava una confusione totale, invece ora che ho modo di vederlo da dentro so che è tutto studiato, che è tutto preparato. È uno spettacolo vedere il mister lavorare e un grande privilegio poter imparare da lui. 

Com'è stato l'arrivo in Italia? 

Mi sono trovato in maniera ottima fin da subito. All’inizio non capivo la lingua, ero qui da solo, alle prese con una cultura nuova, ma mi sono ambientato in fretta. Sono innamorato dell’Uruguay, mi mancano ovviamente gli amici e la mia famiglia e appena posso ritorno a casa, ma qui sto benissimo, mi piacciono le città, il mare, la gente: sono davvero contento. 

A quale giocatore ti ispiri? Qual è il tuo idolo? 

Ci sono tanti giocatori che mi piacciono, guardo tutti i top player mondiali per strappare qualche segreto, ma se devo fare solo un nome dico Luis Suarez. Lo so, non è un centrocampista come me, ma lo ammiro per la sua fame, perché non molla mai. Davanti alla porta è un fenomeno, non sbaglia mai. 

Futuro?

Il mio futuro è domani. Non sono uno che guarda tanto in là, cerco di concentrarmi sul presente, lavorare duro per migliorarmi giorno dopo giorno e, poi, quello che succederà, si vedrà. 

(Fonte: Calcio2000)