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Le fatiche di Erick: da Ginevra e Nyon con St.Etienne sullo sfondo. Ecco tutti i passi

Giovanni Montopoli

Strano incrocio per l’Inter quello sull’asse Saint Etienne-Nyon. Nel destino dei nerazzurri torna di prepotenza la figura di Michel Platini, calciatore che in carriera fece esplodere il Geoffroy-Guichard con le sue giocate e adesso presiede...

Strano incrocio per l’Inter quello sull’asse Saint Etienne-Nyon. Nel destino dei nerazzurri torna di prepotenza la figura di Michel Platini, calciatore che in carriera fece esplodere il Geoffroy-Guichard con le sue giocate e adesso presiede l’UEFA.

PARTITA – sarà stata una nottata da mal di testa per Walter Mazzarri che tra infortunti e lungodegenti dovrà fare di necessità virtù per costruire la formazione da mandare in campo questa sera.

GINEVRA – contrariamente a quanto annunciato il presidente Thohir non sarà della partita. Il numero uno della società nerazzurra aspetterà a Ginevra Marco Fassone, Williamson e Bolingbroke per ripassare nel dettaglio l’arringa difensiva da sottoporre ai controllori UEFA

NYON – obiettivo numero uno sarà quello di limitare i danni visto che nel tirennio 2011-2014 i nerazzurri hanno realizzato un passivo di 250 milioni di euro a fronte dei 45 ammessi. Voragine appena alleggerita dalla possibilità di scomputare i costi d’ingaggio per contratto e gli investimenti nel settore giovanile, nonché la ristrutturazione delle proprietà.

ARRINGA -  Quale sarà allora l’arringa difensiva dei nerazzurri? Tutto si baserà su quanto programmato per aumentare i ricavi. Accordi commerciali, politiche per lo sviluppo del marchio fuori dall’Europa e voci legate alla costruzione del nuovo stadio. A corredo ci sarà il piano quinquennale di rifinanziamento del club che ha avuto l’ok da Goldman Sachs.

ITER – All’incontro di domani seguiranno altri appuntamenti e tutta la procedura dovrebbe chiudersi con un patteggiamento. I rischi sono una pesante sanzione economica ma anche – in caso di qualificazione in Europa – l’obbligo di presentarsi con una rosa ridotta a 21 giocatori ma, soprattutto, il taglio dei proventi legati alle competizioni Uefa.