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Se Leonardo Bonucci è ritornato ad essere un giocatore determinante il merito è anche di Gattuso. E' lo stesso difensore rossonero a dichiararlo, ai microfoni del Giorno: "Gattuso mi ricorda Conte. Me lo ricorda per il carisma, la determinazione e la ferocia che trasmette alla squadra. All’inizio ho pensato davvero a chi me lo aveva fatto fare. Le mie prestazioni in campo non coincidevano col vero Bonucci, perché la testa muove tanto se non tutto. Poi mi sono ri-centrato, ho lavorato, ho pensato più a me stesso che al resto, ho pensato ad aumentare la fiducia in me stesso. Mi sono messo lì con forza interiore nel credere a questa scelta che avevo fatto, adesso sono super motivato e concentrato».
Desideri (e promesse) di vittoria: «Ho sempre creduto nell’impossibile, ho lavorato e lottato per arrivare a grandi obiettivi, sia a livello personale sia nella squadra dove militavo prima ho raggiunto risultati importanti attraverso lavoro e sacrificio. Qualcuno ci dava per spacciati già ad ottobre, ci credo finché la matematica non ci dirà il contrario. Abbiamo le carte in regola per arrivare a quello che era uno degli obiettivi ad inizio anno».
Il momento d'oro del Milan:«Vincere aiuta a vincere, ma ha detto bene il mister bisogna mantenere i piedi per terra, quello che è passato è passato. Guardare avanti con la convinzione di essere una squadra che può dire la sua contro tutti».
(IL Giorno)
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