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Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Nicola Legrottaglie, ex difensore, ha parlato così anche del momento dell'Inter, soffermandosi innanzitutto su Antonio Conte: “Certe critiche sono normali, quando c'è una squadra così forte sulla carta tutti si aspettano un certo rendimento. Dal momento in cui manca arriva il problema, ma non per forza dipende dall'allenatore: quello che non si riesce a capire è che a volte le macchine sono difettose. Sono stati messi pezzi in maniera sbagliata, e per far sì che l'allenatore diventi meccanico serve bene”.
Eriksen viene da un'altra macchina?
“Probabilmente non si è incastrato nei meccanismi dell'Inter, ma serve capire anche che mentalità ha questo ragazzo, e chi può saperlo meglio di Conte che lo vede ogni giorno? Un allenatore non si taglia le gambe da solo, se sa che Eriksen può fargli vincere venti partite su venti, secondo voi non lo fa giocare? Sono convinto che con la sua esperienza alla fine Conte porterà la macchina al massimo dei giri. Che può essere vincere, e per me può farlo, o anche arrivare secondo come successo l'anno scorso. Quest'anno ha una rosa più completa ma sta facendo meno punti, ma sono fiducioso e continuo a pensare che l'Inter sia favorita. Molto secondo me dipende da domani...”.
Sarà il possibile punto di svolta e snodo?
“Sì. Passando il turno l'Inter è proiettata a lottare fino alla fine su ogni obiettivo. Non passando, invece, diventeranno i grandi favoriti per lo Scudetto”.
Quindi un'eliminazione potrebbe aiutare?
“Per lo Scudetto sì. Dal momento in cui dovessero uscire dall'Europa, diventano assolutamente i primi candidati alla Serie A”.
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