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Leonardi: “Il Parma non è in vendita, mi carico tutto sulle spalle. Sarà  una battaglia…”

Sono giorni di tensione, giorni di rabbia, delusione e voglia di rifarsi subito quelli che sta vivendo ora l’ambiente di Parma. Dopo l’esclusione dalle coppe europee, da quel sogno conquistato con fatica e chiamato Europa League, oggi...

Dario Di Noi

Sono giorni di tensione, giorni di rabbia, delusione e voglia di rifarsi subito quelli che sta vivendo ora l'ambiente di Parma. Dopo l'esclusione dalle coppe europee, da quel sogno conquistato con fatica e chiamato Europa League, oggi l'amministratore delegato gialloblu, Pietro Leonardi, ha tenuto una conferenza stampa al centro di Collecchio, spiegando a tutti che il Parma non è assolutamente in vendita: "Per me, dopo l'addio del presidente, sarebbe stato facile salutare. Ma non è questa la mia indole, soprattutto perchè penso sia giusto prendersi delle responsabilità. Lo dico con forza: il Parma c'è e continuerà ad operare nell'interesse dei suoi tifosi".

"Mi caricherò sulle spalle questa società. Lo farò per dare una continuità aziendale. Il gruppo azionario del Parma è compatto e solidale con Ghirardi: il Parma non si vende, non è in vendita. Nessun socio succederà a Ghirardi. Io rispetto gli impegni perché sento un peso importante. Dimostriamo di combattere insieme contro questo tipo di situazioni: raddoppiamo il numero di tifosi abbonati. Cerchiamo di stare tutti uniti, in modo tale da fare cambiare idea al presidente. Avevamo novemila abbonati, dobbiamo arrivare a ventimila. Il Parma non si svende, i giocatori neanche, questa non diventa terra di conquista. Ci vuole la forza di tutti. Ringrazio anche i giocatori e l'allenatore, perchè li ho avvisati di queste novità e da loro ho avuto risposte forti, oltre a ringraziarli per quanto hanno fatto in campo. Siccome con le altre avremo un divario economico, dovremo per forza fare mercato".

"Il presidente ha detto di avere timore dell'aspetto psicologico di alcuni giocatori e dell'allenatore dopo essere stati derubati di un titolo conquistato sul campo, ma non ho segnali negativi da loro, fortunatamente non ho avuto questa impressione parlando con loro. Se devo condurre una battaglia devo avere gente convinta al fianco. Da Donadoni all'usciere di Collecchio: chi sta con me sa che deve essere una battaglia, una guerra vera. Dobbiamo raddoppiare le forze perchè dobbiamo dimostrare di essere più forti delle ingiustizie. L'obiettivo per il prossimo campionato? Lo stesso degli ultimi anni: il mantenimento della categoria".