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Leonardo: “Mi vedo più come allenatore che come dirigente. Verratti…”

Eva A. Provenzano

Il brasiliano a Cadena Ser ha parlato del suo futuro e dell'importanza del centrocampista per il PSG e per la Nazionale Italiana

Ci sono voci in Francia che parlavano di un Leonardo pronto a ricoprire il ruolo di ds dell'Olympique Marsiglia. Al momento il brasiliano fa l'opinionista per SkySport. Intervistato da Cadena Ser ha detto: "Credo che oggi sono un allenatore con una visione di un dirigente e un dirigente con la visione tecnica. Sono libero e penso di tornare presto nel calcio. Mi vedo più sul campo da gioco, mi vedo più come un allenatore".

Insomma, Leo vorrebbe ricominciare da una panchina. Ha allenato anche l'Inter nel 2011. Avrebbe rifiutato il Galatasaray in estate e forse aspira ad allenare il PSG, la squadra di cui è stato direttore generale dopo la parentesi nerazzurra. Di Unay Emery dice: "Gestisce una squadra molto ambiziosa. Vuole davvero vincere la Champions League, è un allenatore emergente se pensiamo che c'è il trio Guardiola-Mourinho-Ancelotti al vertice della gerarchia degli allenatori. Fa parte dei giovani tecnici che hanno la possibilità di fare cose importanti".

Lui ha portato Verratti al PSG: "Un giocatore incredibile, uno dei migliori al mondo, con un enorme personalità. Ha un controllo della palla incredibile, ma sa anche lanciare bene. A Pescara giocava nel vivo del gioco. L'ho seguito perché ho guardato le partite di Zeman, allora allenava il club in Serie B. E' un po' un tecnico kamikaze. Ecco perché stavo guardando il Pescara, dove c'era anche Immobile per esempio. Verratti è stato il migliore della sua squadra. Verratti ha qualcosa di speciale. Cerca sempre, prova anche l'improbabile. Cerca sempre di convincersi che lui può farlo. E mi piace. Fin dall'inizio ha cercato di fare i dribbling davanti alla difesa e ha messo tutto il PSG in uno stato di stress. Gli dicevamo che in quel modo ci si prendeva tanti rischi. E lui ha mostrato che era il suo gioco, il suo modo di giocare. Ha ottenuto l'ammirazione della squadra. Era una squadra in costruzione, ma con grandi giocatori. Ha conquistato tutti e ora ha la chiave del gioco del PSG. E sarà importante anche per la Nazionale Italiana".

(Fonte: Cadena Ser - culturepsg.com)