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Leonardo: “Tornerò ad allenare, questa la mia volontà . Ho lasciato il Psg per…”

Dario Di Noi

In una lunga intervista concessa al portale brasiliano UOL Esporte, Leonardo Nascimento de Araujo, per tutti Leonardo, ex tecnico interista dal gennaio al giugno 2011, ha parlato – tra le varie cose – del suo futuro nel mondo del...

In una lunga intervista concessa al portale brasiliano UOL Esporte, Leonardo Nascimento de Araujo, per tutti Leonardo, ex tecnico interista dal gennaio al giugno 2011, ha parlato - tra le varie cose - del suo futuro nel mondo del calcio. Spesso si è parlato di un suo possibile ritorno all'Inter, da dirigente, considerando la fine della sua avventura al PSG e l'ottimo rapporto che ancora lo lega alla famiglia Moratti e ai colori nerazzurri. In realtà la sua volontà, ad ora, risponde al desiderio di tornare su una panchina e non dietro ad una scrivania, perciò le possibilità di rivederlo in nerazzurro non sono per nulla considerevoli. Questo il suo pensiero: ecco lo stralcio di intervista in cui Leo si è espresso proprio sul suo futuro.

Cosa ci può dire della sua situazione nel mondo del calcio adesso che ha lasciato il PSG? Pensa più ad una carriera da manager o a tornare su una panchina per fare l’allenatore?

"In realtà ho lasciato il PSG per una questione molto personale, a causa di una sospensione che ritengo assolutamente ingiusta e inaccettabile. Per questo ho concluso il mio rapporto con la società e ora sto combattendo sempre contro la stessa sanzione. Voglio vincere questa battaglia che sembra non finire mai, voglio liberarmi completamente di questa accusa e di questo caso. Poi, in relazione ad esso, vedrò cosa fare, soprattutto perchè tutto ciò mi ha impedito di lavorare in questa stagione. A mio parere, tutto è discutibile, ma io mi sono dovuto allontanare da una posizione di grande responsabilità nel PSG. Ad un certo punto, c'è stata addirittura la possibilità di diventare l’allenatore del club parigino, dal momento che Carlo Ancelotti aveva chiesto di andarsene (direzione Real Madrid, ndr). E’ successo tutto in contemporanea a quella decisione, ma con questa sospensione che mi impediva di andare in banca, di andare negli spogliatoi e firmare un contratto, mi sono state proibite molte tra le cose previste dalla mia funzione".

Ma ora pensa di nuovo a lavorare come dirigente o come allenatore di calcio?

"Tornerò ad allenare. E’ una decisione che ho preso dopo aver lasciato il PSG più o meno un anno fa, solo che non sono ancora riuscito a sedermi su una panchina. Non posso essere un dirigente e così ora mi sto organizzando per essere un tecnico. Questa è la mia decisione, questa è la mia volontà".

Ci sono alcuni club con cui ha già parlato?

"Adesso ho bisogno di mettere fine a questo processo, poi quando questa cosa sarà risolta sarà davvero compiuto un passo importante. Chiaro che il mercato è vivo, ma ad oggi io sono più legato alla questione della sospensione che al resto".

Accetterebbe di lavorare in Brasile?

"La mia vita oggi è soprattutto qui in Europa. Non ho nulla per dire "no" al Brasile, grazie a Dio nella mia vita tutto è stato molto bello, le varie esperienze sia da una parte che dall'altra sono state ottime. Ma ora non ho fretta di nulla, nemmeno di tornare in Brasile. Per me è tutto molto aperto, ma naturalmente la mia vita è più qui in Europa adesso. Sono molti anni che abito in questo continente, e ora sono molto concentrato sulle cose qui. Il mio obiettivo è quello di tornare ad allenare e siccome sono qui, penso sia più accessibile".