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Libero – Inter, con la Samp il match che vale la vetta. Tra gli ex Skriniar…

Skriniar è il difensore più in forma della A. E dire che lo sfottevano...

Francesco Parrone

E venne il giorno in cui Marco Giampaolo si ritrovò arbitro di uno degli incroci di campionato decisivi per la “sua” Inter, la squadra per cui tifa, che sogna di allenare, ma che ad oggi, in mano a Luciano Spalletti, gli chiede un lascia passare per tenere il ritmo del Napoli e rintuzzare l’arrembante Juve: «Se Luciano è il ministro della Difesa e Sarri dell’Economia, io sto all’opposizione»; commenta l’eccentrico allenatore doriano. Il martedì di campionato torna così delicato per i nerazzurri, che nell’unico turno infrasettimanale giocato finora hanno raccolto il punto prezioso quanto faticoso di Bologna.

Ma in questa decima giornata Spalletti sa che il bottino pieno avrebbe un peso specifico smisurato, soprattutto dopo lo 0-0 di Napoli: «Giampaolo è un grande, ma dal San Paolo siamo tornati fortificati», sostiene, sapendo che, fra le tre di testa, spetta proprio all’ Inter l’impegno più complicato contro una Samp sorprendente per classifica e continuità, finora il punto debole

dello stesso Giampaolo. Ecco perché Spalletti chiede al grande ex di giornata di alzare il muro, quello Skriniar arrivato come primo rinforzo dopo una lunga trattativa. Secondo Liberonell’ Inter che ha cambiato pochissimi uomini rispetto a un anno fa, il suo innesto al momento fa la differenza, innalzando il rendimento generale della squadra. Non a caso il popolare portale whoscored.com lo ha inserito come unico interista nella top 11 mensile, combinando i dati delle varie performance (contrasti vinti, duelli aerei, passaggi riusciti etc) e Fantagazzetta.it lo mette al quinto posto nella classifica dei migliori difensori. Insomma, Spalletti ha trovato il Muroche cercava e giocoforza si fanno paragoni con Walter Samuel, il predecessore ai tempi del Tripletefinora senza eredi.

Il 22enne Skriniar somiglia a Samuel per prestanza e prepotenza fisica e per la puntualità dell’anticipo, con cui sopperisce alla non bruciante rapidità sul breve, dall’alto del suo metro e 87. Forse non ha la ferocia del Muro, di certo come Samuel ha pure dimestichezza con le puntate offensive (sua la rete che quest’anno ha sbloccato la complicata trasferta di Crotone) e dellasuapresenza sene sta giovando parecchio anche un appannato Miranda. Esteban Cambiasso, che conosce bene Samuel, commenta: "Skriniar sa mettere in atto quei contatti non fallosi che mettono subito in chiaro le cose con l’attaccante, come a dire: “Ehi, di qui non si passa” ». E dire che l’avvio dello scorso campionato fu un disastro: alla terza giornata fallo da rigore su Totti al 93’ per il gol vittoria della Roma (3-2); alla quarta svarione che dà il via alla rete decisiva di Bacca in Samp-Milan (0-1). Arrivato in nerazzurro con l’affare che ha portato Caprari in blucerchiato, e dunque valutato 23milioni, Spalletti ha catechizzato a dovere Skriniar rendendolo perno della spina dorsale: Handanovic-Skriniar-Vecino-Icardi. Sempre in campo per tutte le partite, finora ha rimediato zero cartellini e sembra aver convinto l’ambiente, cosa non semplice visti gli ingombranti retaggi che si porta dietro: il nome, Milan, le cui implicazioni per un interista sono evidenti («È l’unica cosa che gli cambierei» nicchia Giampaolo); e la provenienza: Skriniar è il secondo slovacco dell’Inter dopo lo sciagurato Gresko, da sempre ritenuto uno dei principali colpevoli del 5 maggio 2002. Oggi, in campo con Milan, Spalletti potrebbe fare qualche aggiustamento a causa di affaticamenti muscolari. Tre i cambi possibili: Dalbert per Nagatomo, Joao Mario per Borja Valero ed eventualmente Eder per Candreva. Giampaolo risponde con il suo consolidato 4-3-1-2. In attacco potrebbe tornare Ramirez, con Quagliarella e Zapata intoccabili. In difesa probabile rientro per Bereszynski.

Fonte: Tommaso Lorenzini, Libero 24/0/17)