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Il giornalista Francesco Perugini, dall'edizione odierna di Libero fa il punto sull'olandese Wesley Sneijder: 'A Milano è arrivato l’autunno ed è persino tornata ad affacciarsi la nebbia. Ma su Wesley Sneijder non tramonta mai il sole. L’olandese dell’Inter si è concesso infatti una piccola fuga a Los Angeles, un posticino niente male in qualunque periodo dell’anno. Due sedute al giorno di fisioterapia da uno specialista di fiducia,«tutto in accordo con la società», ha garantito Andrea Stramaccioni prima del derby. Anche perché senza Wesley il sole è tornato anche sui nerazzurri. Dal risentimento muscolare dell’olandese sullo 0-0 contro il Chievo (al 25’), risultato netto per la Beneamata: quattro vittorie consecutive contro clivensi, Fiorentina, Baku e derby. “Strama” sente davvero l’Inter, quella senza Sneijder. Nel suo 3-5-2 non c’è spazio per giocatori che non difendono, oltre a Cassano e Milito. Solidità e sacrificio: questi i diktat del romano. Quelle garantite dal sempre più brillante Coutinho. Strama con diplomazia, «non può fare certi ruoli, ma se lo metti in condizione di esprimersi può fare la differenza. Altrimenti va in difficoltà. La sua posizione è dietro la punta nel 4-2-3-1, ma può anche giocare da interno di centrocampo in una linea a tre». Due ruoli inesistenti al momento nell’Inter. Difficile immaginare l’arretramento dell’olandese: Benitez ci provò, l’olandese minacciò l’addio e poco dopo il tecnico spagnolo dovette fare le valigie. Sneijder, però, ha grande stima per il tecnico romano: se Strama glielo chiederà, Wes potrebbe anche pensarci. Quello sì che sarebbe un capolavoro degno del miglior Mourinho (vi ricordate Eto’o terzino?). Stramaccioni avrà tempo per riflettere: il rientro del fantasista è previsto per il 3 novembre, giorno di Juve-Inter. Dalla sua presenza o meno in campo si capirà qualcosa di più sul futuro dell’olandese. E non potrà non pesare nelle decisioni dell’allenatore il “precedente Ranieri”: dopo sette risultati utili consecutivi, l’ex tecnico nerazzurro non ebbe il coraggio di tenere in panchina Sneijder. E la panca finì per perderla lui. Nell’Inter 2012/13 intoccabili non ce ne sono e Strama sa che la sua carriera dipenderà più dai risultati che dalle cortesie riservate ai senatori. Intanto, il romano si gode il momento felice, rifiuta i paragoni con Sacchi («io qualche calcio lo sapevo dare») e ci riprova col milanese («mi sun de Milan»). Il futuro non lo spaventa: «Il nostro obiettivo è tornare grandi». Anche a costo di sacrificare “mister Triplete”'.
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