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Continuità tecnica e di uomini. Questa la profonda differenza sottolineata da Stefano Pioli in conferenza stampa, tra Inter e Napoli. La sfida di questa sera rappresenta, per i nerazzurri, l'ennesima ancora di salvezza alla quale il tecnico interista dovrà aggrapparsi per il futuro. Un futuro sempre più incerto, figlio di scelte che indicano, però, l'allenatore come ultimo dei colpevoli per questa situazione. Due differenze sostanziali tra le due squadre, differenze che generano conseguenze: un progetto tecnico legato agli uomini e uno tattico che vede come principale artefice il tecnico. Questo quanto sintetizzato dal quotidiano Libero in edicola oggi: "È Stefano Pioli a sottolineare come la continuità negli uomini sia la prima differenza tra Inter e Napoli, due squadre lontane 15 punti in classifica nonostante i valori, ai nastri di partenza del campionato,fossero considerati simili. «I giocatori partenopei - sottolinea il tecnico nerazzurro - lavorano insieme da molti anni,mentre noi per costruire il futuro dobbiamo lavorare sul presente». Nella sfida tra Inter e Napoli , davanti a 60mila spettatori a San Siro,converge dunque tutta questa diversità del presente dei due club: quello nerazzurro in fase di cambiamento, quello azzurro, invece, nel tempo del consolidamento. L’Inter si sta sistemando ai piani alti - Zhang Jindong sarà a San Siro e parlerà con Pioli del futuro dopo la partita, mentre è solo da formalizzare il ritorno di Oriali - e lo farà di conseguenza in campo. Ma Ausilio, prima di operare sul mercato, ha l’obbligo di individuare i giocatori migliori. [...] Manca una spina dorsale antica all’Inter se è vero che negli 11 titolari è Nagatomo quello con più stagioni in nerazzurro sulle spalle: sei e mezzo, comunque insufficienti a renderlo un cardine. Handanovic è alla sua quinta annata all’Inter, Icardi alla quarta ed è il capitano eletto dalla società per tamponare questa latitanza di leader. Il resto è tutto figlio degli acquisti degli ultimi due anni. In media, considerando i titolari, la permanenza dei nerazzurri all’Inter è di appena 2,8 stagioni. [...] L’altra grande differenza che ha portatoilNapoliaessere, negli ultimi anni, superiore all’Inter, è la successione degli allenatori. In azzurro, dal 2009 a oggi, si sono alternati in panchina solo 3 tecnici: Mazzarri, Benitez e Sarri. L’Inter, nello stesso periodo, ne ha avuti ben 11"
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