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Stasera a Bergamo potrebbe esserci una sfida nella sfida, ovviamente se gli allenatori dovessero decidere di puntare su di loro. Musa Barrow e Yann Karamoh si troverebbero di fronte: entrambi classe '98, veloci e intraprendenti. I due giocatori vengono analizzati da Libero, nell'edizione odierna: "È più o meno speculare il passato recente di Atalanta e Inter, che stasera si affrontano a Bergamo, così come di pari peso è la posta in palio: gli uomini di Spalletti hanno raccolto un punto tra derby e Toro, attardandosi nella lotta Champions rispetto a Roma e Lazio, che domani si affrontano nel derby. Lo stesso bottino hanno raccolto gli orobici, perdendo in casa con la Samp e pareggiando con la Spal e subendo la rimonta della Fiorentina nella corsa all'Europa League. Le due squadre, inoltre, arrivano alla delicata sfida con importanti defezioni. Tra squalifiche (Petagna e Brozovic) e infortuni (Ilicic e Candreva), è facile prevedere le scelte dei due tecnici, con una probabile sorpresa per parte. Nell'Inter potrebbe tornare dal 1' il 19enne Yann Karamoh, che, a detta di Spalletti, col caldo in arrivo, è un'arma in più per via della sua rapidità.
Il francese ha giocato poco, ma ha ben impressionato, dall'esordio col Genoa al primo gol, l'11 febbraio al Bologna, mettendo in mostra le sue qualità, velocità e tiro. Gioventù bruciante, la stessa che Gasperini spera di rintracciare nell' altro talento che stasera potrebbe debuttare da titolare: Musa Barrow, maliano classe '98, è un attaccante di belle speranze, finora in campo per circa 81' (da subentrato). Dovrebbe fare coppia con Gomez davanti a Cristante o affiancare il Papu dietro a Cornelius. Bravo con entrambi i piedi, impara da Masiello e si ispira a Totti e come il Pupone ama far segnare. Preferisce giocare da esterno sinistro che rientra, e in questo ricorda Karamoh, che però parte da destra. L'atalantino, entrato con la Spal, ha dato vivacità all'attacco. Lo stesso dovrà fare l'interista (in ballottaggio con Cancelo), creare scompiglio e dare alternative in termini di gol a Icardi (e Perisic), che ha segnato il 48% delle reti della squadra. Se Maurito non timbra, non si vince".
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