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Durissima la stoccata di Libero nei confronti di Gigi Buffon, che ha lasciato il terreno di gioco del Meazza in lacrime dopo lo 0-0 con la Svezia che ha definitivamente sbarrato la porta del Mondiale all'Italia. Questo il commento, apparso nell'edizione odierna del quotidiano: "Cazzo piangi, Gigi, o meglio, come da oggi dovremmo ribattezzarti, PianGigi Buffon? Il tuo pianto l’altro ieri, dopo l’eliminazione e umiliazione dell’Italia, qualcuno potrebbe anche romanzarlo e leggerlo poeticamente come faceva Umberto Saba allorché cantava del «portiere caduto» e del «compagno in ginocchio che scopre pieni di lacrime i suoi occhi». Ma noi no, ché non c’è epica nel tuo finale, ché il pianto si riserva a epiloghi gloriosi, a scontri tragici e persi in modo ingiusto, a battaglie eroiche combattute fino in fondo, dove mancò la fortuna ma non il valore. Non si riserva, il pianto, a chiusure piene di grottesco, a trame per cui sarebbe meglio, al calare del sipario, il Fischio, lo Sberleffo e perfino lo Spernacchio. No, non c’era Tragico nel dramma nazionale recitato due giorni fa a San Siro, semmai il Farsesco e un toccò di Melò, con scena strappalacrime in extremis per commuovere gli astanti, e niente catarsi, perché in fondo solo una buffa e goffa beffa si era consumata.
E ancora: "No, non ce ne facciamo niente di chi Chiagne e Sfotte, di chi fa la faccia triste prima di combinarla grossa come la Fornero, o di chi si dispera dopo aver combinato un bel pasticcio. Ci fanno rabbia le tue lacrime, Buffon. Un portierone, un numero 1, di fronte all’ignominia, o smette di piangere o smette di giocare. E invece adesso dello psicodramma nazionale resta solo la scenetta di un piangina, che rende il tutto un Mistero Buffo.O meglio,Buffon".
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