Continua a far discutere la decisione di Antonio Conte contro il Bologna di inserire Christian Eriksen solo nei minuti di recupero. È ormai chiaro che l'avventura del danese in nerazzurro, salvo sorprese, sia ormai al capolinea. ""Il caso Eriksen si trascinava da mesi, ma era rimasto sul piano tecnico. Adesso è deflagrato perché traslato su quello personale, si parla apertamente di «umiliazione» da quando, sabato sera, Conte lo ha messo in campo al 91’ contro il Bologna a partita finita: ha giocato un minuto. La posizione di Eriksen è diventata palese sabato: zero polemiche in pubblico, ma, mentre tutti festeggiavano, se n’è andato da solo negli spogliatoi", sottolinea Libero.
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Libero – Eriksen, in un punto Conte è inattaccabile. L’Inter che interesse avrebbe a…
L'analisi del quotidiano sulla situazione del centrocampista nerazzurro
"La realtà tecnica è che, archiviata l’idea di un’Inter sbilanciata dove Eriksen poteva aver posto, sono arrivate tre vittorie di fila in serie A e quella della speranza in Champions. In questo, Conte è inattaccabile, anche se il sedicente interista duro e puro nel nome di Eriksen ha trovato un casus belli da cavalcare per colpire il mister, per un clamoroso tutti contro tutti".
"Stavolta il club, l’Inter, che interesse avrebbe ad essere il “mandante”? Rischia solo l’autogol, il deprezzamento di un asset che potenzialmente può far riprendere i 20 milioni spesi e reinvestirli. La domanda è: è accettabile gestire così e privarsi scientemente di un calciatore pagato 7 milioni netti di ingaggio?
(Libero)
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