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Primo obiettivo per Walter Mazzarri: mettere l’Inter a dieta. No, non stiamo parlando di problemi di peso. Ma di utilizzare meno giocatori rispetto al passato. Il tecnico lo ha detto chiaramente durante la presentazione: «La mia rosa sarà composta da 22 giocatori più i tre portieri e qualche giovane». Quasi le stesse parole di Mourinho il primo giorno da interista, quando disse «Voglio una rosa di 21 calciatori più 3 portieri». Nulla a che vedere quindi con le ultime stagioni nerazzurre. In quella appena conclusa infatti Andrea Stramaccioni ha utilizzato 44 giocatori nelle 56 partite disputate dall’Inter. Certo, gli infortuni hanno influito molto: 19 infatti non sono riusciti ad arrivare a 10 presenze. Numeri veramente impressionanti, soprattutto se rapportatialle altre big (o presunte tali) in Italia. Capolista in questo caso è la Roma, che ha usato soltanto 25 giocatori (per 43 gare stagionali). A seguire c’è la Juventus, con 28 (per 53 incontri): i bianconeri sono la dimostrazione che non servono poi rose così ampie per vincere. Dietro alla squadra di Conte c’è proprio il Napoli di Mazzarri (29 in 48 partite), seguito poi da Milan (31 in 38), Fiorentina (31 in 42) e Lazio (31 in 47).
COME MOU La storia di Walter, sergente di ferro, insegna che le sue squadre hanno sempre avuto una rosa corta, ridotta praticamente all’osso. Nelle due stagioni alla guida della Sampdoria (2007- 2008 e 2008-2009), utilizzò rispettivamente 26 e 29 giocatori in due annate in cui i doriani furono alle prese con il triplo impegno (48 e 50 partite). Circa metà dei giocatori con almeno il 70% delle presenze, gli altri si divisero le poche briciole di partite rimaste. Modello che vince non si cambia, così quando nel 2009 subentrò a Donadoni, porto il sistema al Napoli. Nella prima stagione, 25 giocatori utilizzati senza impegni europei e ben 12 over 70%. Il record lo fa nell’anno seguente, 24 giocatori usati in 50 partite sempre con il triplo impegno (ancora Europa League), in 14 oltre le 30 presenze stagionali (8 oltre le 40). La media non si alza nemmeno con l’approdo in Champions League: nel 2011/2012 infatti Mazzarri in 51 incontri schiera in campo 25 giocatori, 13 dei quali vanno addirittura oltre le 40 partite durante la stagione. Infine nell’annata calcistica appena conclusa il livornese ha alzato un po’i numeri, utilizzando in 48 gare 29 giocatori, 13 dei quali sono andati oltre le 30 presenze. Ma cosa dovrà fare Mazzarri per poter ridurre la rosa (ad oggi di 29 elementi, in attesa di eventuali nuovi acquisti)? Intanto aprire a qualche cessione. Jonathan, Silvestre, Stankovic, Obi, Kuzmanovic e Alvarez: questi sonoi giocatori che conmaggiore probabilità potrebbero lasciare l’Inter, ma occhio anche a qualche “vecchio”(Samuel?) e ai big. Tutti verranno comunque valutati in ritiro, nessuna bocciatura a priori.
INFORTUNI Il ritiro, appunto, sarà probabilmente fondamentale. Perché per avere una rosa ridotta bisogna avere una grande preparazione fisica, che permetta ai giocatori di disputare un gran numero di partite e che permetta soprattutto di evitare gli infortuni, vera piagadella scorsa stagione nerazzurra. Forse però con Mazzarri l’Inter ha trovato al soluzione ad un problemache è spesso sembrato irrisolvibile. Grazie al suo staff, infatti, il tecnico ha fatto i conti sempre con pochissimi infortuni: nel 2010-2011 ad esempio sonostati soltanto13 in tutta la stagione, per un totale di 51 giornate complessive di assenza; l’annoscorso invece sono stati 6 i problemi fisici dei giocatori del livornese, per 25 giornate di assenza. Il tutto mentre Stramaccioniera alle prese con quasi 40 infortuni e oltre 180 partite saltate dai suoi uomini. In pratica Mazzarri è chiamato al miracolo: per uno che ha salvato la Reggina partendo da -11 o che ha portato il Napoli in Champions, non sarà una novità.
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