- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Il quotidiano Liberocommenta la vittoria per 7-1 dell'Inter sull'Atalanta dell'ex Gasperini: "Stefano Pioli mette l’abito della festa alla sua Inter e a ritmo di tango abbatte l’Atalanta. A San Siro finisce 7-1 per i nerazzurri milanesi, con Gian Piero Gasperini e i suoi che escono con le ossa rotte dallo scontro diretto per l’Europa. Un’ Inter settebellezze, trascinata da Banega e Icardi in una domenica che, da possibile trabocchetto, ha finito per essere una festa, e non solo per i 109 anni del club. I 60mila presenti al Meazza si sono sicuramente guardati attorno straniti, perché dopo 34’ l’ Inter era già sul 5-0, nonostante un inizio tutt’altro che facile. Merito dei due rosarini, certo, ma anche di uno Stefano Pioli che sembra aver ritrovato la via dopo il passo falso con la Roma. Concluse le sperimentazioni, il tecnico ha virato nuovamente sul 4-2-3-1 e i risultati si sono visti: 12 gol nelle due sfide con Cagliari e Atalanta e speranze Champions mantenute decisamente vive (anche perché viaggia ad una media di 2,31 punti a gara).
Non a caso, nella ripresa dalla Curva Nord sono arrivati due cori che fanno capire da che parte stia la tifoseria organizzata: «Noi vogliamo Stefano Pioli», cantavano i tifosi. «Una lezione, che ci servirà anche per il futuro», invece, il commento post-partita di Gasperini, l’altro grande oggetto dei cori a San Siro. Già, perché gli interisti hanno riservato una buona parte di insulti all’ex tecnico, sedotto e abbandonato dopo appena 3 partite nel 2012/13, con tutto lo stadio che ieri l’ha vissuta quasi come una rivincita. E nello scontro diretto in panchina, Gasperini ne è uscito con le ossa rotte anche più della sua squadra: Pioli ha preparato la gara sui difetti dell’Atalanta e il piano partita ha funzionato alla grande.
Così, come detto, dopo soli 34’ l’ Inter aveva già chiuso la sfida. Icardi l’aveva spaccata con una tripletta da bomber vero, tra gol di rapina, rigore col cucchiaio e zuccata su corner, poi Banega l’ha chiusa con due tocchi da opportunista. Freuler ha provato a riaprirla, ma Handanovic è stato praticamente inoperoso, con Medel-Miranda a fare la guardia a Petagna e D’Ambrosio a contenere Gomez. La ripresa si è trasformata così in un garbage time in stile Nba, in cui Banega ha trovato la tripletta su punizione e Gagliardini ha segnato il più classico dei gol dell’ex, ovviamente non esultando. Il finale è tutto nella doppia standing ovation di San Siro per i due protagonisti, e poco importa se non c’è stato spazio per l’idolo Gabigol. Una prova di forza e di maturità per l’Inter, riconosciuta anche da Pioli: «È stata una partita eccezionale - le sue parole nel postgara -,dove tutte le situazioni che avevamo preparatosi sono verificate. È stata una prestazione di alto livello ma siamo stati bravi noi a renderla facile perché l’Atalanta è una squadra forte. Ma ora la testa è già a Torino (sabato alle 18, ndr), contro il Toro e il capocannoniere, Belotti». Pioli non si vuole fermare: per l’Inter settebellezze la rincorsa alla Champions è ancora lunga".
(Fonte: Matteo Spaziante, Libero 13/03/17)
© RIPRODUZIONE RISERVATA