Libero – Fassone, i retroscena sull’addio. Thohir gli aveva addirittura chiesto…

Una delle parole più utilizzata in casa Inter di recente è "rivoluzione" Esordisce così Matteo Spaziante su Libero, cercando di analizzare i motivi del licenziamento di Marco Fassone. Un colpo di coda proprio quando la situazione sembrava consolidata. La colpa? "Colpevole di un mercato finora troppo bello per avere anche un impatto positivo sul bilancio." Secondo Spaziante è stato un fulmine a ciel sereno, arrivato in un momento in cui Fassone era assolutamente tranquillo: "E nemmeno con Thohir c'era stato alcun problema, il rapporto era così stretto che fino a martedì, nelle svariate ore quotidiane passate al telefono, il patron si interessava anche all'andamento scolastico del figlio del dirigente. Poi il giorno dopo l'incontro con l'ad Bolingbroke, che gli ha comunicato la scelta. La motivazione sarebbe in primo luogo il mercato con quel disavanzo di sette milioni ritenuto troppo pesante. Una giustificazione che nasconde altro, se è vero che il mercato era stato "iper concordato" con il presidente Thohir."

L'altra motivazione vedrebbe invece fondamentale la volontà di Bolingbroke di mettersi a capo anche della parte sportiva. Una convivenza difficile fra due numeri uno, insomma. "Chi lo ha sentito parla di un Fassone particolarmente dispiaciuto, proprio perché non se lo aspettava in un momento così, dopo un mercato di alto profilo e con a squadra prima in classifica. Con Moratti i rapporti erano pessimi soprattutto a causa della rivoluzione nei primi mesi di Thohir, senza considerare la voglia di dare più spazio a Zanetti. A proposito di rapporti non al massimo, a rischio potrebbe esserci pure Ausilio, visto che il mercato potrebbe aver complicato la relazione già tutt'altro che idilliaca con l'ad ex United" conclude Spaziante.