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"Il torto del mister nerazzurro, se ce n’è uno, non consiste nel mancato cambio ma nello schierare Gagliardini. L’ex Atalanta è ormai anche un ex Inter. È a scadenza, non verrà rinnovato il suo contratto e, di conseguenza, non costituisce un valore economi- co per la società. Mancava Mhkitaryan per infortunio, Asllani è stato finalmente utilizza- to e Barella, Brozovic e Calhanoglu sono stati fatti ruotare o riposare in vista della finale di Coppa Italia, ma si poteva scegliere uno di questi ultimi due dall’inizio e eventualmente schierare Gagliardini nel finale di gara. È una mezza critica perché il problema vero resta a monte: avere giocatori - in questo caso uno dei sei centrocampisti per tre posti - inadatti ai massimi livelli. Non te ne puoi permettere più nemmeno uno, se vuoi competere in tutte le competizioni come sta facendo l’Inter".
"Lo scorso anno, l’Inter ha perso lo scudetto per un secondo portiere non all’altezza della situazione e della pressione. Quest’anno ci ha perso una partita, chissà se decisiva. È evidente che il centrocampista italiano sia il meno qualitativo tra quelli a disposizione e non porti alcun vantaggio all’Inter. Gagliardini ha di fatto sovraccaricato le gambe dei suoi compagni di una fatica in più che può essere decisiva, ora che all’Inter mancano quattro partite di cui due finali e due fondamentali", aggiunge il quotidiano.
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