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Libero: «Gestione Mancini decisiva, troppe varianti e poche certezze»

In quel di Genova sono volate le speranze-Champions dei nerazzurri. La banda Mancini non ha mai dato l’impressione di voler cogliere l’attimo

Lorenzo Roca

In quel di Genova sono volate le speranze-Champions dei nerazzurri. La banda Mancini non ha mai dato l’impressione di voler cogliere l’attimo. L'edizione odierna di Libero si sofferma sulle cose che non vanno: «La stagione dell’Inter è il riflesso delle ambiguità della squadra, e di quelle del suo tecnico. Mancini ha prima issato in vetta un gruppo nato dalle sue ceneri, poi l’ha osservato mentre si sgonfiava. Al netto di sfortuna ed episodi, la gestione del Mancio è stata decisiva: troppe le varianti rispetto alle certezze. In 34 giornate, il Mancio ha utilizzato ben 6 moduli, nessuno dei quali in più di 10 occasioni. Solo una volta il tecnico ha confermato l’11 della partita precedente, nel periodo chiave per la costruzione di un’identità di squadra  il tecnico nerazzurro abbia variato in media 5 giocatori a gara. È questa la chiave di volta: quando l’Inter viaggiava a gonfie vele, le continue rotazioni di Mancini sembravano un punto di forza. Il camaleontismo come risorsa. I punti, però, erano sabbia negli occhi e hanno avuto un effetto boomerang: la squadra vinceva giocando un calcio lontano dall’ideale del Mancio, il quale ha così forzato verso il bel gioco ,ma la coperta si è rivelata corta».

(libero)

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