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Libero – Handa insegue Pagliuca nel record di rigori parati. Pinilla l’ultimo a far goal…

Undici metri. Rincorsa, tiro, palla in rete. E che ci vuole? Una laurea in meccanica applicata, magari per costruire una catapulta. Almeno nel caso in cui s’incrocia Samir Handanovic: e come lo si batte? Se lo è chiesto pure Jevhen Konopljanka,...

Francesco Parrone

Undici metri. Rincorsa, tiro, palla in rete. E che ci vuole? Una laurea in meccanica applicata, magari per costruire una catapulta. Almeno nel caso in cui s’incrocia Samir Handanovic: e come lo si batte? Se lo è chiesto pure Jevhen Konopljanka, talentino simpatico e brillante del Dnipro, andato in totale confusione quando ha sistemato la palla sul dischetto. Uno, due, tre passi, la sparo lì: c’era Samir. Come c’era anche contro Maxi Lopez, Cassano, Larrondo,Cossu, Toni: tutti hanno sbattuto contro le manone del portiere. Con l’Inter, il numero uno sloveno è riuscito a parare sei rigori di fila. L’ultimo a fargli gol dagli undicimetri in campionato è stato Mauricio Pinilla, nel lontanissimo febbraio. Poi, ha dovuto capitolare solamente in Nazionale, lo scorso 15 novembre, contro Wayne Rooney. Serie positiva con l’Inter a parte, Handanovic è un predestinato nel negare i gol dal dischetto. In Serie A ne ha già parati 20, su 55: solo Pagliuca gli è davanti, con 24. La sua percentuale di penalty neutralizzati è del 36%: nella storia del nostro massimo campionato, solo Giuseppe Taglialatela è riuscito a fare meglio, riuscendone a parare 12 su 28 (42,9%). Perciò, il numero uno nerazzurro può essere a ragione compreso nel pantheon dei portieri pararigori, insieme al mitico Yashin (unico portiere che ha vinto il Pallone d’Oro, con oltre 150 rigori neutralizzati), al funambolico Giuseppe Moro (che tra tutte le categorie ha parato 46 rigori su 63, record per il nostro calcio), ai più recenti Tancredi e Marchegiani.

Cambiano i tiratori, le loro rincorse, il loro modo di calciare. Però il portierone sloveno, in qualche modo, legge nella loro mente: bisogna annebbiare i propri, di pensieri, prima che quelli del contendente. Perché, se Handa ti indovina l’angolo, sono guai: con i suoi 193 centimetri riesce a distendersi fino all’angolo più remoto della porta. Il primo rigore in A lo parò nel 2008, a Giovinco: era un Empoli-Udinese, Samir era appena arrivato in Friuli dopo la buona esperienza nel Rimini in Serie B. Si ripeté anche due settimane dopo, in casa del Milan: respinse un rigore di Kakà, e a tutti fu chiaro che non si trattava solo di fortuna. Comprovato dal record che detiene tuttora, quello di rigori parati in una sola stagione di A: sei, traguardo che raggiunse nel 2010/2011. Eto’o, Barreto, Di Michele, Hamsik, Cavani e Zarate lo ricordano ancora con preoccupazione. Considerato che in A, finora, Handanovic ha parato già tre rigori, con più di un girone da disputare, il record potrebbe anche vacillare. In nerazzurro fino a quando? Il portiere ha un contratto fino al 2016, ma sul rinnovo glissa («Chiedete al mio procuratore»).

Adesso, in casa Inter si pensa alla delicata trasferta di domani con la Roma. Buone notizie da Hernanes e Nagatomo, per entrambi tempi di recupero brevissimi: per il brasiliano non ci sono lesioni all’adduttore destro, mentre il giapponese ha riportato una lussazione alla spalla destra subito rientrata.