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Libero – Il futuro dell’Inter è nebuloso, spuntano troppi fantasmi…

Francesco Parrone

Servirebbero i Ghostbusters in casa Inter. Perché tanti sono i fantasmi del passato che aleggiano ancora sopra i nerazzurri e che negli ultimi giorni sono tornati alla ribalta, Pellegrini e Mourinho su tutti, figure pesanti che non aiutano a...

Servirebbero i Ghostbusters in casa Inter. Perché tanti sono i fantasmi del passato che aleggiano ancora sopra i nerazzurri e che negli ultimi giorni sono tornati alla ribalta, Pellegrini e Mourinho su tutti, figure pesanti che non aiutano a costruire un futuro. Ma fantasmagorica (nel senso di impalpabile, quasi trasparente) è anche l’estate della squadra di Mazzarri, tra un’identità ancora da trovare e un mercato incompleto. Partiamo dal punto di vista societario. Come se non bastassero le tante voci degli ultimi giorni, ora è rispuntato prepotentemente Ernesto Pellegrini, già presidente nerazzurro dal 1984 al 1995, quando cedette la società a Moratti. L’ex patron dello scudetto dei record ha una proposta dafare al suo successore: «Non cedere a Thohir, ti aiuto io insieme ad una cordata formata da qualche altro industriale», come raccontato nell’intervista alla Gazzetta dello Sport. Una ipotesi per ora improbabile, anche se sarebbe quello che Moratti ha sempre cercato, cioè qualcuno che semplicemente lo aiutasse dal punto di vista economico.

Ormai però il grosso della trattativa con Thohir è stato fatto, anche se pure il magnate indonesiano sembra essersi trasformato in un fantasma: dalla sua partenza si sono spenti i riflettori sull’operazione che lo dovrebbe far entrare nel club con una quota ancora da definire. Tornerà? Molto probabilmente sì,ma non è poi così scontato. Sul campo invece ad aleggiare sulle teste degli allenatori nerazzurri dal 2010 ad oggi è sempre José Mourinho, rimasto nel cuore di tutti (Moratti in primis) nonostante l’addio non sia stato dei migliori.

Tanto che è impossibile considerarlo un nemico, figurarsi in un’amichevole come quella diIndianapolis contro il Chelsea. Lui fa altrettanto, tanto che nella ripresa, con l’Inter in inferiorità numerica,è sembrato voler dire ai suoi di fermarsi, per non infierire. Uno così è difficile da dimenticare, i tifosi non riescono, e per loro il paragone è sempre dietro l’angolo. La speranza è che l’abbraccio e lo scambio di cortesie con Mazzarri dopo il 90’(e dopo il 2-0 per il Blues) sia stata una sorta di benedizione, che permetta di liberarsi dello spirito del portoghese dalle parti di Appiano Gentile.

SAMUEL KO - Mazzarri intanto ha altri fantasmia cui pensare. Un altro, per l’esattezza: la sua squadra, che vaga come un poltergeist alla ricerca di un’anima. La base, cioè il 3-5-2, c’è già, ma il livornese ha ancora molto da lavorare. Soprattutto sull’equilibrio: troppi giocatori oltre la linea del pallone, tanto che ogni contropiede avversario al 90% si trasforma in gol (chiedere al brasiliano del Chelsea Oscar per informazioni). Grossi punti interrogativi sulla zona centrale, il trio Alvarez (o Kovacic), Cambiasso e Guarin pare troppo offensivo, visti gli enormi spazi concessi. Da ripensare anche il ruolo del Cuchu, che non ha più il passo per fare da schermo davanti alla difesa. Intanto però la prima brutta notizia: per Samuel stiramento di secondo grado al rettofemorale sinistro, almeno 40 giorni di stop.

CHI SERVE - Servirebbe un sostituto adeguato, frase che si ripete dal 2010 almeno. Perché fantasmi sono anche gli arrivi dal mercato richiesti da Mazzarri, non è ancora arrivato nessun giocatore funzionale ai nuovi schemi. Servirebbero almeno due innesti di livello: un centrocampista centrale che possa fare le due fasi e un esterno destro. Luiz Gustavo sarebbe perfetto per il primo ruolo,mail prezzo del cartellino è per ora inarrivabile, anchese nulla è perduto (e occhio al giovane Olsen); sullafascia stesso discorso per Isla e Zuniga, e il brasiliano Wallace (che arriverà dal Chelsea in prestito secco) difficilmente basterà a colmare il vuoto. Perché Mazzarri non si può accontentare dei fantasmi.