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Libero – Il ritorno del benamato. Qualcosa tra Mazzarri e Thohir si era rotto. Moratti…

Miglior regalo per festeggiare il primo anniversario di presidenza Erick Thohir non poteva farlo ai tifosi nerazzurri: Walter Mazzarri saluta la panchina, ad Appiano ritorna Roberto Mancini. Una mossa a sorpresa del patron, l’ennesima in questi...

Francesco Parrone

Miglior regalo per festeggiare il primo anniversario di presidenza Erick Thohir non poteva farlo ai tifosi nerazzurri: Walter Mazzarri saluta la panchina, ad Appiano ritorna Roberto Mancini. Una mossa a sorpresa del patron, l’ennesima in questi primi 365 giorni da presidente dell’Inter, capace però di riaccendere l’entusiasmo che sembrava ormai perso nei tifosi. Nonostante le conferme degli ultimi giorni, qualcosa si era già rotto nel rapporto tra Thohir e Mazzarri. Così il patron ha dato mandato ai suoi di cercare un sostituto di alto livello: il primo nome e unico nome è stato quello di Mancini, nonostante qualche contatto con altri (vedi Zenga, che ha twittato il suo dispiacere «Ero lì in “corsa” il mio sogno vicino..Peccato forse in un’altra vita»). Un’unica scelta davvero tale, tanto che se l’ex City avesse detto di no nulla sarebbe cambiato. L’intervento decisivo pare sia stato di Massimo Moratti in persona, che nella notte tra giovedì e ieri avrebbe sbloccato l’affare. Nulla però ad Appiano faceva pensare a novità in arrivo, tanto che Mazzarri (primo esonero in carriera) aveva già diretto due allenamenti in vista derby e si preparava al terzo. Ieri mattina però era tutto già concluso, come annunciato in diretta su Sky da Gianluca Di Marzio, con tanto di firma fino al 2017 già messa sul contratto, con un ingaggio di 4 milioni di euro annui. Poi sono seguiti i comunicati ufficiali dell’ Inter: prima quello dell’esonero del tecnico di San Vincenzo (che ieri è tornato alla Pinetina per salutare la squadra e che non pare intenzionato a trattare la buonuscita), in cui la società ha ringraziato il tecnico «per l’impegno, la dedizione e la serietà con cui ha guidato la squadra in questi diciassette mesi»; poi l’annuncio del nuovo allenatore, che verrà presentato oggi alle 14 ad Appiano Gentile

Nel mezzo, insieme alla festa dei tifosi sui social, aveva parlato Moratti («dispiaciuto per Mazzarri ma esonero inevitabile, contento per Mancini»), a cui sono seguite le parole ufficiale di Thohir a Inter.it: «Esonerare Mazzarri è stato difficile, lo voglio sinceramente ringraziare per tutti gli sforzi profusi. Comunque il nostro obiettivo è quello di riportare l’Inter ad essere uno dei top club d’Europa ed è per questo che sono felice di dare il bentornato a Roberto Mancini». Parole a cui il tecnico di 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane, che aveva lasciato Milano in rotta con Moratti nell’estate 2008, ha così risposto su Twitter: «È una nuova stimolante sfida, sono contento di riabbracciare i tifosi nerazzurri. A domani: forza Inter». Per lui un debutto di «fuoco» nel derby contro il Milan. Si concludono quindi con il botto i primi 365 giorni di Erick Thohir in nerazzurro. Una rivoluzione aperta il 15 novembre 2013 con l’acquisizione del 70% delle quote e chiusa dall’esonero di Mazzarri. Nel mezzo tanti stravolgimenti (dall’addio a Branca a quello dei senatori del Triplete), tante spese e qualche scelta particolare (il rinnovo a Mazzarri che peserà per circa 20 milioni lordi fino al 2016). Qualche altra novità è ancora in arrivo, di fatto però la rivoluzione societaria e nella squadra è completa. Ora non resta che aspettare i risultati, nei bilancima anche e soprattutto sul campo.