Libero – Inter, il blocco dei capitali in Cina esiste. In caso di Champions Suning…

Ieri vi abbiamo riportato il documento dell'Inter ripreso da Calcio e Finanza, che racconta della reale esistenza di restrizioni sull'emissione dei capitali cinesi all'estero. Nell'edizione odierna il quotidiano Libero riprende questo argomento e spiega anche le intenzioni di Zhang Jindong: "Il blocco all’esportazione dei capitali dalla Cina esiste, eccome, per l’Inter. E a confermarlo è la stessa società nerazzurra. Nei documenti legati all’emissione del bond da 300 milioni il club spiega che «la politica e le regolamentazioni del governo cinese e il suo cambiamento rispetto agli investimenti in uscita e valuta estera,nonché le condizioni politiche ed economiche in Cina potrebbero limitare la quantità di investimenti di Suning nell’Inter», come riporta calcioefinanza.it. «L’Inter è dipendente dai contributi di capitale di Suning ed eventuali restrizioni alla capacità di Suning di fornire tali contributi influenzerebbe negativamente le attività e i risultati delle operazioni dell’Inter».

In sostanza - continua Libero -, i soldi dell’azienda di Zhang sono fondamentali per mandare avanti la società: soldi che, in parte, però sono bloccati in Cina. Tanto che l’Inter, al 30 settembre 2017, non aveva ancora ricevuto 25 milioni per l’accordo di naming rights della Pinetina da Suning, così come altri 19,8 milioni derivanti dal contratto con l’agenzia di marketing Beijing Yixinshijie: quasi 45 milioni fermi in Asia per i ritardi causati dal controllo dei capitali sulla remissione di valuta estera della Cina. Una situazione non facile, a cui si aggiunge la volontà di Spalletti di ricevere rinforzi a gennaio: quando, però, i dirigenti nerazzurri potranno operare in regime di sostanziale autofinanziamento. Una piccola mano potrà arrivare comunque da Suning: nel contratto di sponsorizzazione con l’azienda cinese, infatti, è previsto un bonus da 3,5 milioni in caso di posizionamento in zona Champions alla pausa invernale del campionato".