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Libero – Inter imbalsamata, inciampa a Bologna. Dopo Crotone la squadra…

Francesco Parrone

Si fermano a 4 le vittorie consecutive dei nerazzurri, che regalano un tempo e fanno infuriare Spalletti

Il commento di Libero, al pareggio dell' Inter in casa di un Bologna ben messo in capo da Donadoni"Non è più quella di Crotone, la peggiore Inter della stagione, ma quella di Bologna, come sottolinea anche il risultato, che cambia per la prima volta nella stagione nerazzurra: non più una vittoria, come era stata anche allo Scida nel fine settimana scorso, ma un 1-1. Questo l’esito della sfida del Dall’Ara nell’anticipo dell’infrasettimanale, nonostante le premesse, per oltre un’ora, fossero state nefaste per i nerazzurri. Per questo motivo il pari (rete di Verdi rimontata dal rigore di Icardi) è da custodire per Spalletti, ma non da replicare perché arriva un po’ per il debito di ossigeno dei rossoblù e molto per merito della caparbietà di un singolo, Eder, che si procura un rigore fortunoso quanto importante.

Ma il risultato rimane, e porta l’Inter a 13 punti (comunque in testa, in attesa di Juve e Napoli), ma rimane anche la sensazione di un gran passo indietro, opposta a quella del Bologna che invece compie un grande balzo in avanti sul piano del gioco,inattesa di migliorare anche la classifica. È piuttosto chiaro fin dall’inizio quale sia la principale difficoltà dell’ Inter al Dall’Ara: sembra, la squadra di Spalletti, ancora sintonizzata sui blandi ritmi della sfida di Crotone quando stavolta si presenta innanzi a lei un Bologna tutt’altro che disposto ad una sfida a scacchi, lenta e attenta, e semmai volenteroso di alzare i ritmi e simulare un incontro di boxe senza soste per riflettere. Mentre l’ Inter è imbalsamata, il Bologna attacca con furore, in particolare con Verdi, che intorno al 10’, prima impegna Handanovic in un miracolo e poi sfiora il vantaggio con un tocco di punta a centro area, su gentile concessione proprio del portiere nerazzurro, che aveva appena errato il rinvio dal fondo. Ma è chiaro che il gol del funambolico ex milanista sia nell’aria, e infatti così è: con una progressione palla al piede, il 25 enne italiano, osservato dal ct Ventura in tribuna, si incunea tra i centrocampisti nerazzurri (in difficoltà Borja e Vecino) e intorno ai 20 metri scocca un mancino sul quale Handanovic, forse, sarebbe potuto arrivare fosse partito per tempo.

Lo svantaggio - meritato - dimostra quanto poco ci sia nell’ Inter in scena a Bologna, sicuramente non l’agonismo, né le distanze, né le trame di gioco. In sostanza, tutto quello che la squadra di Spalletti aveva dimostrato di avere sembra averlo perso nel primo tempo del Dall’Ara, lasciando al Bologna l’agio per 45’ perfetti. Se Donadoni deve solo sperare che i suoi reggano simili ritmi fino alla fine, il tecnico nerazzurro non può che cercare la scossa in panchina da Eder, che prende il posto di un disastroso Joao Mario. E mentre quasi per l’inerzia di avere un attaccante in più il baricentro dell’ Inter si alza, ecco che proprio l’azzurro va a guadagnarsi il rigore (l’ex Inter Mbayé inciampa e trascina giù l’oriundo) poi trasformato da Icardi, ad un quarto d’ora dal termine. Tempo, però, dove nessuna squadra ha più la forza di offendere. E pareggio sia, ma il dilemma rimane: chi esce deluso?".

(Fonte: Claudio Savelli, Libero 20/09/17)