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Libero – Inter, Lautaro-Haaland come Rocky-Ivan Drago. Una scelta non ha pagato

Marco Astori Redattore 
City-Inter sarà anche Haaland contro Lautaro, una sfida nella sfida tra due centravanti fortissimi che però vivono momenti diametralmente opposti

Questa sera all'Ethiad andrà in scena Manchester City-Inter, con una sfida nella sfida: Erling Haaland contro Lautaro Martinez. Scrive in merito Libero: "City-Inter sarà anche Haaland contro Lautaro, una sfida nella sfida tra due centravanti fortissimi che però vivono momenti diametralmente opposti: la marcia del norvegese è inarrestabile, ha realizzato 9 gol in 4 partite di campionato, mentre l’argentino è fermo al palo, stesse partite di Haaland giocate, ma zero gol realizzati e una forma fisica che tarda a decollare anche a causa della mancata preparazione. La differenza è tale da farla sembrare una sfida impari, Lautaro-Haaland si presenta un po’ come Rocky-Ivan Drago: il cuore contro i muscoli.

Il norvegese parte con la spregiudicatezza di chi vanta una fisicità impressionante, l’argentino dovrà reggere il confronto facendo leva su altre qualità, anche perché le statistiche fanno impressione: Haaland in Champions ha segnato 41 gol in 39 presenze totali, la media, spaziale, è di 1,25 gol per ogni singolo incontro. Nella stessa competizione, Lautaro ha messo a segno 12 gol in 44 partite, con una media ben più modesta di 0,27 gol a partita.

Attenzione però, perché se è vero che Lautaro non ha mai raggiunto certi picchi, è altrettanto vero che il Toro sa come rendersi utile in certe notti. E comunque, al di là delle statistiche da extraterrestre di Haaland, anche quelle di Lautaro sono di tutto rispetto: 55 gol totali nelle ultime due stagioni sono un bottino non trascurabile e proprio l’exploit della scorsa stagione gli è valso un rinnovo da paperone, visto che la seconda stella gli ha portato in dote un ingaggio da 10 milioni. E fu proprio Camano, agente di Lautaro, che in sede di rinnovo ritenne opportuno paragonare il suo assistito a Haaland e Mbappé: «Vuole restare in nerazzurro con tutto se stesso ma si deve partire dal presupposto che vale quanto Haaland e Mbappé».

Un parallelo che oggi, nei numeri, appare un pelo azzardato visto che da marzo ad oggi l’argentino ha realizzato un solo gol con la maglia dell’Inter, tenendosi il meglio per nazionale argentina, dove è stato il capocannoniere della Coppa America con 5 reti all’attivo. La voglia di sbloccarsi è enorme e forse questo è stato anche il suo più grande limite, ad agosto avrebbe potuto saltare l’esordio in campionato per dedicarsi alla preparazione fisica, ma insieme all’Inter ha deciso di recuperare la forma giocando. Una scelta che per adesso, visti i numeri e le prestazioni, non ha pagato. Ma stasera inizia un’altra storia, con una colonna sonora che già nel prepartita ricorda il contesto".