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"In realtà, l’Inter non è solo più completa, è anche più forte. Ha rinunciato a campioni fatti e finiti per inserire alcuni campioni potenziali, ma complessivamente ci guadagna subito. Forzando un undici contro undici, il risultato (soggettivo, ma non troppo) può essere sei a cinque in favore dei nuovi. E, di questi cinque, si valuta il presente perché non si conosce ancora il futuro: Bisseck, ad esempio, offre meno garanzie di D’Ambrosio ma ha dodici anni in meno, Frattesi non gioca nello stesso ruolo di Brozovic ma potrebbe diventare altrettanto importante tra qualche stagione così come Thuram rispetto a Lukaku. Arnautovic faticherà a raggiungere i picchi di Dzeko, ma sono giocatori dal rendimento sicuro e all’altezza dell’Inter".
"Grazie alla rivoluzione estiva, l’Inter ha guadagnato tre anni e mezzo di vita. L’età media di chi è arrivato è pari a 27,9 anni, quella di chi è partito è di 31,4 anni. E risparmierà 16,8 milioni di ingaggi a stagione. L’Inter spenderà poco meno di quanto ha guadagnato in cartellini, quindi sta per chiudere un mercato autofinanziato, in più ha alleggerito il monte ingaggi di circa il 15%: due obiettivi raggiunti. Dal punto di vista gestionale e finanziario, una sessione di mercato simile è un capolavoro. Dal punto di vista tecnico, di sicuro la squadra ha perso valore nel presente ma ha un valore potenziale molto più alto nel futuro".
(Libero)
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