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Libero – Inter, tempo di esami nel nuovo semisintetico del Meazza

Francesco Parrone

Il giornalista di Libero, Tommaso Lorenzini analizza la sfida di questa sera tra Inter e Roma: “Settembre, tempo di esami. Sul nuovo semisintetico del Meazza, dove né Inter né Milan sono riusciti ancora a vincere, i nerazzurri di...

Il giornalista di Libero, Tommaso Lorenzini analizza la sfida di questa sera tra Inter e Roma: "Settembre, tempo di esami. Sul nuovo semisintetico del Meazza, dove né Inter né Milan sono riusciti ancora a vincere, i nerazzurri di Stramaccioni attendono la Roma davanti alla lavagna per ribattere colpo su colpo all’interrogazione del maestro boemo, chiamato tuttavia a non distrarsi e non essere di manica larga (come spesso accade): si gioca pe ril primato e per non perdere strada, per cercare conferme ed evitare pericolosi ed equivocabili inciampi. Perché se la giovane Inter chiede spazio per diventare grande dopo il successo a Pescarae l’altalena di Europa League, la neonata Roma ha necessità di imparare a “camminare”. Subito. È dunque già il momento delle verifiche. Per tutti. Per Stramaccioni, per capire se «il mercato intelligente che è stato fatto nonostante gente come Lavezzi o Lucas sia andata altrove» trova continuità e funzionalità sul campo (oggi dovrebbe debuttare Pereyra a sinistra, Handanovic non sarà rischiato, Cassano probabilmente parte dall a panchina) e per controllare se i meccanismi difensi vi stanno andando a posto.Non è strano più di tanto, infatti, che nei primi mesi interisti di Stramaccioni sia stata la difesa la parte più complicata del progetto: dal debutto con lo zemaniano 5-4 al Genoa (ad aprile) fino alle amnesie che hanno tenuto in partita Spalato e Vaslui ben oltre il consentito e l’immaginabile. Mentre in avanti, l’Inter ha già meccanismi oliati, alternative brillanti e una potenzialità - tattica e numerica - devastante. Come non pensare a Zeman? Il quale, dal canto suo, affronta molto pacatamente la vigilia, rivelando che sulla panchina di casa avrebbe potuto esserci anche lui, «Moratti mi aveva contattato ma sono cose antiche,meglio non parlarne, qualche possibilità c’era,maero impegnato moralmente con altre squadre». Meglio affrontare l’attualità e ripartire dallo stentato 2-2 col Catania, che ha lasciato interdetti molti tifosi e lo stesso boemo: «Siamo stati troppo attendisti; voglio una squadra che giochi la partita». Anche perché «ho a disposizione una rosa di giocatori importanti, magari non sono i migliori del campionato, ma bisogna vedere se riusciamo a formare una squadra migliore. La Roma è la squadra che si è rinforzata di più; Destro è il miglior colpo». E la “fuga” di Bojan? «Per me è un giocatore bravo, ma il problema è che da prima di cominciare ritiro il suo entourage ha chiesto un determinato minutaggio, che io non gli potevo garantire». Mentre recuperaPjanic e Totti e De Rossi saranno inamovibili".