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Libero – L’Inter tenterà  di limitare i danni per il ritorno. In caso di passaggio…

Francesco Parrone

L’unica certezza è che almeno una squadra italiana arriverà sicuramente ai quarti. Impossibile fare pronostici visto che, se da un lato la presenza di 5 italiane agli ottavi rappresenta l’evidente declassamento della nostra Serie A fuori...

L’unica certezza è che almeno una squadra italiana arriverà sicuramente ai quarti. Impossibile fare pronostici visto che, se da un lato la presenza di 5 italiane agli ottavi rappresenta l’evidente declassamento della nostra Serie A fuori dall'Europa che conta (Juve a parte, ovviamente), dall’altro figurano tutte tra le favorite per la vittoria finale. L’impietoso sorteggio di Nyon ha messo di fronte Roma e Fiorentina. Al Franchi la squadra di Garcia è a caccia di una vittoria dal valore inestimabile, più per l’autostima che per il risultato insé. I giallorossi senza Totti (risentimento muscolare), dopo la strigliata dell’allenatore francese, scenderanno in campo con una formazione rivoluzionata. Gli unici certi della maglia da titolare sono il portiere di coppa Skorupski, Yanga-Mbiwa e Manolas in difesa, Nainggolan e Pjanic in mediana e Gervinho e l’ex Ljajic davanti.

Di fronte a loro si paleserà lo spauracchio delle ultime settimane, quel Salah promesso sposo della Roma a gennaio, poi approdato in riva all'Arno dove sta facendo sfracelli. Montella punta forte sull'egiziano per dimenticare in fretta la disfatta con la Lazio. Tanti volti nuovi anche in casa viola: in difesa davanti a Neto torneranno Gonzalo, Richards e Marcos Alonso. A centrocampo dentro Borja Valero e Pizarro. In attacco Montella riproporrà Ilicic falso nueve con ai lati Joaquin e Salah. Altro big match quello tra Wolfsburg e Inter. La Wolkswagen Arena è un fortino quasi inespugnabile. I padroni di casa non hanno mai perso tra le mura amiche in Bundesliga, dove addirittura il Bayern è uscito con le ossa rotte, mentre in Europa solo l'Everton è riuscito nell’impresa. L'Inter, che Mancini vede inserita nella lotta scudetto per la prossima stagione, punta a limitare i danni in vista del match di ritorno.

In caso di passaggio del turno i nerazzurri si candiderebbero a seria favorita per una vittoria finale che significa qualificazione in Champions e soldi da investire sul mercato. Le principali insidie si chiamano Schurrle e De Bruyne, che assieme a Dost interpretano benissimo il 4-2-3-1 rivelatosi vero tallone d'Achille dell'Inter nella scorsa trasferta al San Paolo. Proprio dall’impianto di Fuorigrotta i partenopei riprendono la corsa verso la finale di Varsavia pienidi incertezze riguardo il futuro di Benitez. Il tecnico castigliano svelerà la decisione sul suo futuro il 16 aprile, giorno del suo compleanno. Sulla carta l’impegno degli azzurri sembra quello più abbordabile, ma il Napoli ha dimostrato domenica scorsa di essere capace di follie all’altezza di quelle della pazza Inter. Per bocca dello stesso Benitez, il problema del Napoli non è tanto il gioco, che produce occasioni da gol in quantità, quanto i cali di concentrazione che consentono alle avversarie di convertire in reti qualsiasi episodio favorevole. Una qualificazione ancora in bilico prima della trasferta di Mosca complicherebbe non poco le cose a Higuaìn e compagni.

Capitolo Toro: dopo l’impresa del San Mames l'ostacolo Zenit rappresenta l’ennesimo tabù da sfatare per gli uomini di Ventura. Tra le due compagini non esiste alcun precedente, ma nelle altre partite disputate in Russia i granata non hanno mai messo a segno neanche una rete. Il Toro punterà ancora una volta sulla forza del gruppo per contenere l'avversario, sperando che Hulk non diventi verde.