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Libero – L’Udinese di Strama sorprende. Pozzo si frega già  le mani…

Francesco Parrone

Aria nuova, vita nuova. Ma lo Strama di inizio stagione è sempre lo stesso, che sia a Milano o a Udine. Quattro partite, 9 punti e un paio di scalpi importanti: questo il bilancio dell’ottimo avvio di campionato di Andrea Stramaccioni con...

Aria nuova, vita nuova. Ma lo Strama di inizio stagione è sempre lo stesso, che sia a Milano o a Udine. Quattro partite, 9 punti e un paio di scalpi importanti: questo il bilancio dell’ottimo avvio di campionato di Andrea Stramaccioni con l’Udinese. Ma non solo, visto che l’erede di Guidolin in Friuli sta anche mettendo in mostra le prossime «grandi cessioni», cosa che a Pozzo non dispiacerà certo. A ben guardare, infatti, il gioco dei bianconeri latita ed emergono i singoli, da Di Natale in giù. L’unico aspetto in cui Strama è cambiato è l’atteggiamento della sua squadra: oggi comanda il «primo: non prenderle», altro che «spensieratezza». Tanto che l’Udinese è la terza peggior squadra sia come tiri che come occasioni da gol. Si punta forte sull’organizzazione di squadra e sulle giocate dei singoli, più che sul gioco collettivo. Ad uscirne meglio in questo modo sono quei talenti in rampa di lancio che presto rimpingueranno le casse del club, anche se sarebbero già potuti servire alle big.

Partendo dalla difesa, vero punto forte dell’Udinese. Un fortino che sta reggendo bene (solo 2 gol subiti) grazie alla guida di Danilo, accanto al quale però la crescita di Thomas Heurtaux è evidente. Spesso ha fatto storcere il naso per le tante distrazioni, ma la maturazione ora pare essere giunta, e considerando che è un classe ’88, potrebbe fare comodo a molti. In primismagari al Milan, costantemente alla ricerca di difensori di sicuro rendimento. Rendimento importante anche quello di Allan. Che l’anno scorso ha faticato e non poco, con Strama però ha preso in mano il centrocampo bianconero. Un mastino alla Medel, per intenderci, ma di qualche anno più giovane, visto che è del 1991, anche se a vederlo non sembra. Un aiuto lo sta dando anche la presenza dell’altro brasiliano Guilherme, sempre ’91, che toglie al compagno qualche compito in fase di impostazione. E che sarà un’altra grande cessione friulana. Un po’ come Silvan Widmer. Classe ’93, si è preso di prepotenza la fascia destra. Un soldatino sulla fascia capace di difendere e spingere. Da tenere d’occhio pure Bruno Fernandes. Il portoghese (classe 1994) in questo avvio di campionato sta faticando più dei compagni, mail talento non si discute e, con i consigli di uno come Stankovic, può davvero esplodere. Il gioco dell’Udinese arriverà(si spera), intanto anche Pozzo può finalmente dire «bbene bbene».