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Libero: «La Fiat tra i main sponsor della Figc. Non vi pare che sia….»

Lorenzo Roca

Lo scorso weekend è stato gonfio di polemiche per quanto concerne gli arbitri e il loro operato. Polemiche poi montate anche per il solito discutibile atteggiamento di Nicchi e Braschi, che rigettano ogni critica e spesso lanciano frasi al...

Lo scorso weekend è stato gonfio di polemiche per quanto concerne gli arbitri e il loro operato. Polemiche poi montate anche per il solito discutibile atteggiamento di Nicchi e Braschi, che rigettano ogni critica e spesso lanciano frasi al veleno, visto il loro ruolo non possono permettersi di dire.Quindi molti giornali sono andati a vedere quanto guadagnano gli arbitri. Al lordo degli emolumenti, i fischietti costino circa 5 milioni di euro all’anno, suddivisi in 3,8 milioni per le 38 gare di serie A (circa centomila a giornata), cui vanno aggiunti la Supercoppa Italiana e tutta la Coppa Italia.Nel dettaglio, gli internazionali hanno un “fisso” (gli ex diritti d’immagine) di 80mila euro l’anno più l’ingaggio Uefa, dunque un arbitro di medio-alto livello può arrivare a 200mila euro lordi a stagione. Mica male, ma va sottolineatocome la loro carriera sia più breve in relazione ai calciatori, non hanno il posto fisso (se sbagliano e vengono puniti saltano partite e non incassano) e devono avere un lavoro che gli consenta di gestirsi elasticamente. Rizzoli, adesempio è architetto, molti altri sono liberi professionisti. In stagione, in testa ai guadagni ci sono Orsato e Doveri con 62.400 euro (13 partite di A, una di Coppa Italia e 12 volte giudice d’area).Ma chi paga gli arbitri? La Figc, visto che l’Associazione Italiana Arbitri è la settima componente della Federcalcio. Bene, niente di nuovo, eppure è curioso che oltre a Tim e alla finanziaria Compass fra i main sponsor di Figc e Coni ci siano la Fiat e Iveco, la divisione dei veicoli industriali dell’azienda. Le cose sono un po’ cambiate negli ultimi anni, ma non è difficile leggere «Fiat uguale Agnelli uguale Juventus». Non entriamo inpolemiche e dietrologie da bar, ma non vi pare un conflitto d’interessi? La presenza del marchio Fiat sull’abbigliamento sportivo e la fornitura esclusiva di auto e mezzi per gli spostamenti, frutterà alla Federcalcio 3 milioni a stagione (12 milioni in 4 anni).