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Libero – La tappa in Transilvania spaventa Strama. Il rischio è…

Sarebbe già un successo, per l’Italia, portare due squadre agli ottavi di Europa League, perché il ritorno è insidioso. Prima a giocare l’Inter, in Romania contro il Cluj (andata 2-0 per gli uomini di Stramaccioni). Nelle ultime 9...

Francesco Parrone

Sarebbe già un successo, per l’Italia, portare due squadre agli ottavi di Europa League, perché il ritorno è insidioso. Prima a giocare l’Inter, in Romania contro il Cluj (andata 2-0 per gli uomini di Stramaccioni). Nelle ultime 9 trasferte ufficiali, i nerazzurri hanno strappato il pari solo con la Roma, perciò la tappa in Transilvania spaventa, quanto proprio una visita al mostro Dracula. I romeni vogliono pareggiare la doppietta di Palacio e poi giocarsela ai supplementari, con vari italiani o ex. L’eliminazione costringerebbe Moratti a valutare l’esonero: un anno fa Ranieri fu confermato dopo l’uscita dalla Champions, all’ultimo minuto contro l’Om, e sollevato un mese dopo. «Se un allenatore a questo livello pensa ai rischi - le parole del tecnico nerazzurro -, è finito ancora prima di cominciare. Giovedì avevo impiegato i titolari, ma a Firenze erano stanchi. Le critiche sono normali». 

Con Mandorlini, ora in bilico a Verona, il Cluj nel 2010 fece il triplete romeno, nell’autunno in Champions è stato protagonista. «Occhio a Ivo Pinto e Rui Pedro - aggiunge Strama -, partiamo come se fossimo 0-0: devo dosare Palacio e Cassano; con un pizzico di fortuna sul piano fisico, Alvarez dimostrerà il suo valore, ovvero quanto mostra in settimana».