L'analisi di Liberosulla gara dell'Inter contro il Bologna: "L’apparizione di Gabriel Barbosa, che con un semplice tap-in all’81’ schioda Bologna-Inter da un pareggio bianco che sembrava inevitabile, è uno di quei segnali preziosi che mantengono in vita un’intera stagione. L’Inter dovrebbe credere in questi episodi e soffiarci dentro, trasformandoli in vento, in energia. Rincorrere un 3˚ posto che non si avvicina mai (ancora 6 i punti dal Napoli) è faticoso e vale un credito con il destino, che la peggiore Inter dell’era Pioli consuma al Dall’Ara. Giusto che a riscuotere questa grazia sia Gabigol, un ragazzo che ha accettato il lungo apprendistato richiesto dalla serie A con un’umiltà non banale. Il «gol», per Barbosa, non è più solo un soprannome,ma anche un fatto che ammicca alla storia: come Ronaldo nel 1997, il 20enne brasiliano segna la sua prima rete in A a Bologna.
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Libero – L’Inter batte il Bologna in versione brutta. Sussulto Gabigol…
Il brasiliano entra per Candreva e decide il match. Per il Bologna è il quarto ko consecutivo
Con l’1-0 diventano 48 i punti racimolati dall’Inter: è il miglior risultato dopo 25 giornate dal 2009/10, l’anno del Triplete. Considerando l’handicap iniziale, c’è del valore in questa classifica. In campo, difficoltà e paure superano le qualità: la partita rimane così inchiodata in una bruttezza diffusa in quasi tutti gli aspetti del gioco. Con il doppio cambio operato al 29’ della ripresa, Pioli scuote il match: in Banega (per uno spento Palacio) si cerca l’intuizione; in Gabriel Barbosa (per Candreva) l’euforia giovanile e l’emozione che aumenta il volume della spinta dei tifosi interisti. Sette minuti dopo, quasi per incanto, la speranza di Pioli si veste di realtà: proprio Banega governa un pallone sulla trequarti e dopo averlo nascosto all’avversario individua un varco sulla destra, dove accorre D'Ambrosio che traccia un radente a centro area per Barbosa, il cui tocco spinge il pallone in rete e l’Inter alla nona vittoria nelle ultime dieci partite di campionato.
L’Inter vince con un solo sussulto, mentre il Bologna, dopo aver reclamato (a ragione) un rigore per un intervento scomposto di Eder su Dzemaili, per la quindicesima volta subisce gol negli ultimi 15'. Le due vittorie senza Icardi, che con 15 gol e 8 assist ha partecipato a 23 reti delle 40 nerazzurre, hanno un peso specifico superiore ai 6 punti, perché concimano consapevolezza nella squadra. Questa Inter si è accontentata di una versione brutta e difettosa di sé, una pratica necessaria per vincere senza il supporto del gioco. Ma le partite, come le avversarie, non si ripetono mai uguali: che la grigia vittoria con il Bologna serva da promemoria ai nerazzurri, perché ci sono occasioni in cui è d’obbligo proprio il contrario, ovvero non accontentarsi. La prossima, con la Roma domenica sera a San Siro, appartiene senz'altro a quest’ultima categoria".
(Fonte: Claudio Savelli, Libero 20/02/17)
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