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Anche l'edizione odierna di Libero si sofferma su Andrea Pinamonti, l'ultimo talento cresciuto nel settore giovanile dell'Inter. Scrive il quotidiano: "Cles è un paese di poco meno di 7000 anime, principale paese della Val di Non, in Trentino, famoso soprattutto per la produzione di mele. Negli ultimi giorni è però apparso anche sulle mappe calcistiche: da qui, infatti, arriva l’ultimo talento del vivaio dell’Inter, Andrea Pinamonti, che in tanti hanno scoperto nella serata di Europa League contro lo Sparta Praga. Ma il giovane centravanti (Icardi il suo idolo, Palacio la sua chioccia) è uno abituato a bruciare le tappe, tanto che la maglia numero 99 non è un vezzo: è il suo anno di nascita, lo stesso di Donnarumma... In questa stagione è a 12 in campionato su 10 partite con la Primavera, sempre festeggiati mimando arco e frecce. E il soprannome «l’arciere di Cles» è dietro l’angolo, mentre è ormai cronaca l’esordio in Europa, da titolare. Una storia che abbiamo già visto all’Inter, quella dei talenti, soprattutto italiani,lanciati e poi persi: l’ultimo è Bonazzoli (classe 97), oggi al Brescia in B dopo aver esordito grazie a Mazzarri nel 2013 a 16 anni e mezzo. Sta ai nerazzurri - ancora in attesa di capire che affare è stato Gabigol - blindare il futuro di Pinamonti (pagato 750mila euro), magari senza preferirgli esotici fenomeni. In attesa del compimento dei 18 anni (il 19 maggio), l’Inter non può ancora offrirgli un contratto da professionista: per questo la lista di club in agguato è lunga, dalla Juve al Chelsea passando peri due Manchester. Servirebbe farlo crescere con calma, magari evitando di usarlo come pedina di scambio dato che già se ne parla in chiave Sassuolo, se si riaprisse la trattativa per Berardi. L’ultimo a essere sacrificato fu Benassi per prendere D’Ambrosio: oggi Benassi è il capitano del Toro. A 22 anni".
(Fonte: Libero)
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