- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Il pari contro il Milan nel derby lascia ancora una volta un po' di amarognolo in bocca all'Inter. Sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasin analizza la situazione in casa nerazzurra:
"Anche questa volta ha fatto “un po’ meglio” dei suoi avversari ma alla fine non ha portato a casa i tre punti. E aveva fatto “un po’ meglio” anche della Juventus. E se vogliamo aveva fatto “un po’ meglio” dell’Atalanta (non troppo, ma il rigore sbagliato a una manciata di minuti dalla fine vale quel “po’”). E addirittura aveva fatto “un po’ meglio” della Lazio che, però, alla fine ha stravinto. E, insomma, l’Inter in quelli che vengono definiti “scontri diretti” ci va sempre vicina, ma «andarci vicino conta solo a bocce» (cit.).
Ecco, la sensazione di amarognolo è quella di chi pensa «sette punti da Milan e Napoli sono tantissimi, troppi per pensare allo scudetto» e - vi diciamo serenamente la nostra che è solo la nostra, per carità - francamente ci sembra che si stia esagerando quanto a drammatizzazione".
Niente panico, dunque. Il quotidiano definisce l'inizio di stagione dell'Inter buono, dopo un'estate in cui si prevedeva "l'Apocalisse nerazzurra":
"Se n’è andato il comandante, Antonio Conte, che ha scelto il Tottenham e proverà a renderlo grande. Se ne sono andati Hakimi (per scelta del club) e Lukaku (per scelta di Lukaku). Manca anche Eriksen e ben conoscete i motivi. Questa specie di “fuga generale” poteva far tremare anche i dirigenti più scafati, ma non Marotta, Ausilio, Antonello e compagnia. Si sono dati da fare, hanno costruito una squadra che dopo quattro turni di Champions e dodici di campionato non ha tritato la concorrenza, ma neppure l’ha subìta.
In Europa ha tutte le carte per qualificarsi agli ottavi di Champions dopo dieci anni di delusioni, in campionato deve attualmente inchinarsi allo strapotere dei cugini e del Napoli, fino a qua semi-perfetti. Ma, dicevamo, guai a drammatizzare: il gruppo c’è, è “profondo” il giusto e probabilmente più di quello dei diretti avversari; la squadra è unita, segue il suo tecnico che, arrivato da Roma, si è ben inserito nei meccanismi milanesi.
I nerazzurri devono migliorare sotto alcuni aspetti, ma secondo Libero bisogna concentrarsi sul presente e lasciare da parte passato e futuro:
"L’Inter non è per nulla una squadra perfetta, deve migliorare la sua fase difensiva (in parte lo ha già fatto), per qualcuno anche quella offensiva (ma stiamo pur sempre parlando del miglior attacco della Serie A), altri invece pretendono mercato e mercato e mercato e devono arrendersi di fronte alla contingenza attuale, quella che impedisce ai nerazzurri e pure a tutte le altre avversarie di sognare investimenti multimilionari".
© RIPRODUZIONE RISERVATA