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Libero – Mazzarri ha fatto un miracolo, adesso tocca al portafoglio di Thohir…

Francesco Parrone

L’Inter pareggia a Bergamo. Non gioca come il Barça, ma neanche come l’Oratorio Mariuccia. Mazzarri osserva la classifica: non ha ucciso il campionato, ma non è neanche immerso nella melma della mezza classifica. E allora qual è il...

L’Inter pareggia a Bergamo. Non gioca come il Barça, ma neanche come l’Oratorio Mariuccia. Mazzarri osserva la classifica: non ha ucciso il campionato, ma non è neanche immerso nella melma della mezza classifica. E allora qual è il problema? No, perché il giorno dopo Atalanta-Inter 1-1 sembra che nell’ambiente nerazzurro sia esplosa una bomba caricata a pessimismo: «Questa squadra è peggio di quella di Strama, Mazzarri è un codardo, Kovacic un flop, i giocatori fanno ridere, dove si vuole andare con questi qua». Tutte valutazioni più o meno autorevoli sparse qua e là nel web. Forse è vero, «questi qua» non vinceranno il campionato e senza una dose micidiale di bravura miscelata a culo non entreranno neanche in zona Champions, ma al momento si sta esagerando. Mazzarri sta facendo miracoli. Ha preso una squadra macchietta e l’ha trasformata in una credibile.

Ha preso giocatori che parevano destinati al calcetto del giovedì e li ha resi professionisti assai rispettabili. Ha fin qui conquistato 5 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta con il migliore attacco (per quel che può valere). Ha ridato speranza a una tifoseria che le aveva perse tutte, le speranze. Qualcuno però ci ha già ripensato. Per un pareggio a Bergamo. Per una posizione in classifica che non permette di andare al bar a mostrare la coda tipo pavone. Per una sensazione di «provincialismo» che il tifoso nerazzurro non può e non vuole accettare. Parliamoci chiaro, il ricordo del triplete è il vero problema. Si pensa che l’Inter debba stare in cima al mondo per diritto divino e invece deve ancora togliersi tonnellate di fango accumulato in tre anni di disastri economico-sportivi. Mazzarri e i suoi giocatori questa cosa la sanno e lavorano per migliorarsi un passo alla volta. Il resto dovrà farlo il portafoglio di Erick Thohir. Sperando che l’indonesiano abbia capito che in Italia, guadagnare e vincere con il calcio, è cosa impossibile.