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Libero – Mazzarri, l’Europa non basta? Sogni Simeone e Wenger, il piano B…

Francesco Parrone

A riportare la calma in casa Inter dopo l’incredibile pareggio contro il Livorno ci ha pensato Erick Thohir. Il presidente nerazzurro, sbarcato ieri a Milano, aveva già avuto modo di ribadire la sua fiducia a Walter Mazzarri tramite sms negli...

A riportare la calma in casa Inter dopo l’incredibile pareggio contro il Livorno ci ha pensato Erick Thohir. Il presidente nerazzurro, sbarcato ieri a Milano, aveva già avuto modo di ribadire la sua fiducia a Walter Mazzarri tramite sms negli ultimi giorni, ma l’ha voluto ripetere anche pubblicamente ai giornalisti presenti alla Malpensa: «Volevo manifestare al tecnico il mio sostegno - le parole del patron - come ho detto anche nelle mie precedenti dichiarazioni. Alla fine della stagione rivedremo la rosa dei giocatori insieme all’allenatore, dobbiamo costruire il futuro dell’Inter. Se non avessi fiduciain lui, l’avrei lasciato andare un paio di mesi fa». E l’indonesiano non manca nemmeno di pungere i giocatori, che «devonoimparare dagli errori fatti col Livorno, dobbiamo tornare ad essere concentrati sul gioco perché abbiamo ancora delle partite da giocare», ha concluso. Incassata per l’ennesima volta la fiducia, Mazzarri dovrà ripagare Thohir stasera, nell’anticipo contro il Bologna. Perché il credito non è illimitato, nonostante le dichiarazioni sul futuro: l’Europa resta la condizione minima, ma non è detto che basti, anzi. Così il presidente sta già preparando un piano-B per giugno, un’ipotesi che risponderebbe al nome di Sinisa Mihajlovic, oggi tecnico della Sampdoria. Simeone resta il sogno, con Wenger il discorso sarebbe già avviato ma resta complicato, per cui il patron avrebbe già fatto un pensierino al serbo, del quale Thohir sta avendo un’ottima impressione nelle ultime settimane per il rendimento dei doriani e che sarebbe anche un allenatore decisamente gradito dai tifosi visto il suo passato nerazzurro da giocatore e vice di Mancini. Certo, il presidente potendo risparmierebbe in estate i soldi dell’esonero, ma se il livornese continuasse a fare fatica le alternative sarebbero poche.

E Thohir potrebbe così puntare su un suo uomo, visto che Mazzarri «se l’è ritrovato», per usare parole «care» al tecnico (le usò riferite a Kovacic ed Icardi). Intanto però ad Appiano Gentile ci si prova a concentrare sul presente, perché il primo obiettivo ed elemento di giudizio principale per squadra e tecnico resta arrivare in Europa. Per farlo servirà tornare alla vittoria con il Bologna, vittoria che manca da tre turni ai nerazzurri. «Ho passato momenti anche peggiori - le parole di Mazzarri in conferenza stampa -. Vado dritto per la mia strada, farò di tutto per portare la squadra il più in alto possibile. Contro il Bologna vorrei si partisse con il piede giusto, come abbiamo fatto ultimamente nei secondi tempi, e non come nei primi». Assente Jonathan (affaticamento muscolare, non convocato), torna titolare D’Ambrosio sulla fascia così come dal 1’ si dovrebbero rivedere Ranocchia e Kovacic, con Samuel ed Hernanes che partirebbero in questo caso dalla panchina. Tutte mosse con cui Mazzarri cerca di migliorare alcune delle difficoltà della squadra viste soprattutto in casa, dove non riesce a segnare più di un gol da ben 8 partite. E, oltre al Bologna, ci sarà anche da sconfiggere l’ansia-Thohir: con il presidente (che in questi giorno completerà le operazioni di spostamento delle garanzie con le banche) allo stadio infatti i nerazzurri hanno vinto solo 2 partite su 6 (tra cui il derby), pareggiando le altre quattro. Servirà anche la sua spinta da tifoso per tornare a vincere.