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Libero – Mazzarri ringrazia Thohir, possibile nuova chance per Kovacic…

Se quest’ Inter piace persino a Thohir, vuol dire che Mazzarri è sulla strada giusta. «Sono contento che apprezzi il mio lavoro», afferma il tecnico livornese, «con lui ho anche avuto modo di parlare, ma preferisco tenere per me quello che...

Francesco Parrone

Se quest’ Inter piace persino a Thohir, vuol dire che Mazzarri è sulla strada giusta. «Sono contento che apprezzi il mio lavoro», afferma il tecnico livornese, «con lui ho anche avuto modo di parlare, ma preferisco tenere per me quello che ci siamo detti». Dopo il pari di Torino («Poteva essere una partita memorabile, ho fatto i complimenti ai giocatori»), contro il Verona i nerazzurri sono chiamati a cambiare marcia dopo tre gare senza vittoria. Ma Mazzarri sorvola sui due punti conquistati: «In Italia si guarda al risultato e non si bada al contesto, questa è una brutta cosa. Roma a parte, abbiamo sempre messo in campo un gioco bello e propositivo».

Peccato per le sei reti subite nelle ultime due partite: «Cose che capitano», taglia corto Mazzarri. Eppure, nelle prime cinque partite, con Campagnaro in campo, l’ Inter aveva subito appena due gol. L’argentino non è stato convocato nemmeno per la gara odierna: «Non so nemmeno se sarà disponibile tra una settimana», le parole del tecnico, «a noi serve al massimo della forma». Tra i convocati torna Alvarez, mentre potrebbe essere data una nuova chance da titolare per Kovacic (sostituito dopo cinque minuti a Torino per l’espulsione di Handanovic): «Il ragazzo ha capito il motivo del cambio.

Per la formazione ho qualche dubbio da sciogliere, tra cui il suo impiego», rivela Mazzarri. È possibile che contro il Verona, avanti di un punto in classifica, il croato possa partire dall’inizio, così come in difesa potrebbe rivedersi Samuel. In attesa di Thohir, ieri c’è stato l’ultimo Cda dell’era Moratti, che ha ripianato il passivo di 80 milioni e ha annunciato che il passaggio di proprietà si concretizzerà il 12 o il 15 novembre. Nel frattempo, l’ormai ex numero uno nerazzurro ha esaltato del nuovo arrivato «la simpatia e l’instancabilità. Non ha vissuto 50 anni di Inter, ma si fa presto a diventar tifosi». E se il tycoon indonesiano aveva indicato Ventola come suo calciatore preferito, Moratti dà la sua formazione nerazzurra ideale: «Zenga, Bergomi, Passarella, Cordoba, Brehme, Matthaus, Ince, Roberto Carlos, Ronaldo, Ibrahimovic, Recoba». Sul suo futuro, è ancora mistero: «I nuovi proprietari mi chiedono di essere presidente, visto che saranno lontani dall’Italia. Essendo abituato a un certo ruolo, è difficle assumerne un altro... vedremo».