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Getty Images
Non il più forte, ma certamente unico. Nel senso che come lui non ce ne sono. Così il quotidiano Libero elogia Marcelo Brozovic, centrocampista dell'Inter e autore di una prova straordinaria nel successo ai calci di rigore della Croazia sul Brasile.
L'immagine che racchiude tutto è il pallone calciato via a pochi minuti dal termine della gara.
"Ed è una questione di totale e manifesta serenità (dagli la palla fronte alla porta con cinque avversari addosso e stai tranquillo che non si farà prendere dall’ansia), è una questione di resistenza (è nettamente il giocatore che ha corso di più al Mondiale; con oltre 16 km tritati nell’ottavo di finale contro il Giappone ha battuto il record dei Mondiali), è una questione di eccentricità (la bomba tatuata sul collo, il coccodrillo, le mutande rosse, l’abbinata birretta+sigaretta, l’apparente distacco dalla realtà).
È una questione di pensiero (sa sempre dove e a chi dare il pallone), è una questione di scelte (ha preferito rinnovare il suo contratto con l’Inter nonostante i numerosi corteggiamenti, perché sa che star bene in un posto conta più che incrementare lo stipendio altrove) e, sì, è anche una questione di “chi ti trovi di fianco”. Nell’Inter i compari si chiamano Calhanoglu e Barella, mica due pirla, in Nazionale hanno i volti di Kovacic e del Pallone d’Oro Modric, un lusso vero".
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