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"Pioli fa rima con Champions?" Se lo chiede Libero, nell'analisi della vittoria dei nerazzurri sul Chievo: "All’Inter ne sono convinti, soprattutto dopo il quinto successo consecutivo. La pillola statistica di fine primo tempo, 15 tiri di cui cinque nello specchio (record in questa Serie A per i nerazzurri), oltre a 42 cross, dipingono il dominio territoriale della squadra dell’emiliano, ma ci vogliono 86 minuti per avere ragione di un Chievo tignoso e organizzato, che va al riposo in vantaggio 1-0. Prima e dopo, solo Inter (68% di possesso), a parte qualche contropiede clivense nella ripresa".
L'esordio di Gagliardini - "Dietro l’ottima prestazione nerazzurra, svetta senza dubbio la ventata di entusiasmo e concretezza portata da Gagliardini, schierato mediano a destra a fianco di Kondogbia: passaggi mai banali, senso della posizione, recupero di palloni morti decisivi per rinfocolare l’azione, tanto che anche il francese sembra giovarne".
Ci vuole una seconda punta - "Piuttosto, con il gioco di Pioli che chiama in causa ad ogni movimento gli esterni d’attacco, si ripresenta il problema della solitudine di Icardi: se la palla in area non cade dalle sue parti, difficilmente arriva qualcuno a rimorchio per finalizzare. È per questo che, al 15’ della ripresa, Pioli ridisegna la squadra, inserendo Eder al posto di uno spento Ansaldi. E, appena entrato, anche l’oriundo scopre che Sorrentino è in serata top: impeccabilela parata su punizione. Ma quando sembra stregata, ecco la zampata di Icardi al 24’: 1-1. A Pioli non basta, insegue la quinta vittoria di fila che vorrebbe dire rilancio in zona Champions e inserisce anche Palacio: ma a regalare il pokerissimo è Perisic, capace di trafiggere Sorrentino al 41’ su azione avviata da Icardi. E al 48’ Eder ci mette la ciliegina. È 3-1".
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