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Libero – Pioli indica la via della Champions. Sono nove finali da vincere…

Il tecnico dei nerazzurri non rinuncia al sogno-Champions: "Ci crediamo. I giovani italiani? Informerò bene la società"

Francesco Parrone

Il quotidiano Liberocommenta il cammino finale dei nerazzurri per il raggiungimento di una posizione per la prossima Champions League"Nove gare, nove finali e possibilmente nove vittorie. Questa la strada indicata da Stefano Pioli ai suoi giocatori per continuare a cullare il sogno di una qualificazione in Champions League. «Non ci dobbiamo porre limiti», ha ribadito il tecnico dell’Inter, «abbiamo i valori per vincere ogni partita, se le vinceremo tutte e nove potremo sperare». Il pareggio in casa del Torino nell’ultima gara di campionato ha sì diminuito drasticamente le possibilità dei nerazzurri di superare il Napoli nella corsa al terzo posto, ma non sembra aver scalfito le speranze del tecnico, forte della sua incredibile media di 2,23 punti a partita nelle 17 gare di campionato in cui ha guidato dalla panchina Icardi e compagni. Sarà dunque una volata lunghissima quella che la sua squadra dovrà fare per centrare l’obiettivo posto dal suo allenatore. Una volata che comincerà domani sera a San Siro nella prima delle nove «finali» che il club meneghino dovrà affrontare da qui al termine della stagione.

Il primo ostacolo sarà la Sampdoria, una delle compagini più in forma di tutta la Serie A, reduce dalla sconfitta casalinga di misura contro la Juventus, preceduta però da ben sette

risultati utili consecutivi (5 vittorie e 2 pareggi). E sebbene, per i blucerchiati storicamente la Milano interista rappresenti un tabù (non vincono in casa dell’Inter dal 1996), non sarà facile per i nerazzurri centrare i tre punti. Proprio per questo Pioli chiede la massima concentrazione ai suoi: «Dobbiamo pensare unicamente alla prossima partita e migliorare alcune situazioni di gioco. Dobbiamo perfezionare ancora il nostro livello di gioco». Quella con la Sampdoria sarà una partita speciale per Icardi, il capitano nerazzurro, che proprio alla società blucerchiata deve il suo approdo alla Pinetina.

Fu infatti dopo le due stagioni a Genova che l’allora accoppiata Moratti-Branca decise di investire sul giovane argentino, oggi diventato uno dei centravanti più prolifici d’Europa e pedina fondamentale nell’economia offensiva interista (in 27 presenze in campionato è entrato in ben 32 reti: 20 gol e 12 assist). Lo stesso percorso che potrebbe essere intrapreso anche da Schick, l’attaccante ceco che proprio in maglia blucerchiata sta mettendo in mostra il proprio talento (7 marcature e 2 passaggi decisivi nei soli 807 minuti giocati fin qui), attirando le attenzioni dei top club europei, compresa proprio la stessa Inter. Una società nerazzurra che come già dimostrato nella sessione di mercato invernale, anche in estate, Champions o meno, punterà comunque sui giovani. E, Schick a parte, sta tenendo d’occhio soprattutto i talenti italiani (da Berardi a Bernardeschi), così come fa il suo allenatore: «Quelli forti ci sono e li conosciamo, e quando servirà saprò informare bene la società sul da farsi»".

(Fonte: Michele Mazzeo, Libero 02/04/17)

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