Stefano Palazzi ha deciso per l'archiviazione da prescrizione. In sostanza ha scelto di non scegliere e ha attirato su di sè critiche e attenzione. Inevitabile. Il giornale Libero, diretto da Belpietro, parla di Ponzio-Palazzi: "Ci sono voluti quattrocentodiciassette (417) giorni per decidere di non decidere, visto che da tempo si sapeva che eventuali reati dell’Inter erano andati in prescrizione. Eccolo il torto maggiore del procuratore."
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Libero: “Ponzio Palazzi, il procuratore decide di non decidere”
Stefano Palazzi ha deciso per l’archiviazione da prescrizione. In sostanza ha scelto di non scegliere e ha attirato su di sè critiche e attenzione. Inevitabile. Il giornale Libero, diretto da Belpietro, parla di Ponzio-Palazzi: “Ci...
La parola passa al Consiglio Federale che entro il 18 luglio dovrà decidere se revocare lo scudetto assegnato ai nerazzurri nel 2006. Saranno fondamentali per le conclusioni dei consiglieri le motivazioni che Palazzi dovrà allegare alla sentenza martedì prossimo.
"Se in quelle pagine dovesse esserci scritto che l’Inter ha avuto prima del 2006 comportamenti scorretti, Abete che l’altro giorno ha spiegato che 'l’etica sportiva non va in prescrizione, potrebbe anche chiedere al consiglio di esprimersi per la non assegnazione del titolo".
Certo, ma la domanda è se il caso è stato archiviato 'non essendo emerse dalle risultanze istruttorie e dai contatti telefonici in atti fattispecie di rilievo disciplinare procedibili non coperte da giudicato, ovvero non prescritte ai sensi dell’art. 18 del C.G.S. vigente all’epoca dei fatti', ovvero se c'è la prescrizione come si fa a stabilire se l'Inter è colpevole o non colpevole di qualcosa?
Se revoca sarà, quello che è stato scritto sulla sentenza di ieri dal procuratore federale, darà a Massimo Moratti la possibilità sacrosanta di ricorrere in tutte le sedi competenti, compreso il Tar e il Consiglio di Stato.
"Un iter, certo, che potrebbe seguire anche la Juve, ma a che pro? Lo scudetto a Torino non ci torna sicuro - spiega lo stesso quotidiano - e più che di una guerra santa, la Juve ha bisogno di concentrarsi sul rilancio sportivo".
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