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Libero – Spalletti all’Inter non è più lui: gli manca la follia. E’ come se a Milano…

Il quotidiano analizza le difficoltà dell'allenatore

Marco Macca

Nella sua edizione odierna, Libero analizza le difficoltà dell'Inter puntando il dito soprattutto sul lavoro di Luciano Spalletti, reo, secondo il quotidiano, non aver mai avuto a Milano i guizzi tattici che hanno caratterizzato tutta la sua carriera finora, da Udine a Roma:

"Subito dopo il triplice fischio che ha sancito la sconfitta casalinga dell’Inter contro il Bologna, Luciano Spalletti fissa il vuoto senza muovere un muscolo per alcuni secondi. In quel lungo momento si rende conto che il progetto di crescita di cui è principale artefice si sta inceppando e chela sua leadership è d’un tratto in discussione. Il motivo delle difficoltà, però, ed è l’immobilismo. Tocca a Spalletti afferrare il timone della nave e riportarla nella rotta (...). La squadra è e rimarrà umorale, fragile, discontinua perché questo è il carattere dei suoi giocatori. La soluzione, quindi, va trovata all’interno con un tocco di magia. Un azzardo, a cui Spalletti non si è mai affidato da quando è a Milano. Il paradosso è che prima della sua avventura interista si è affidato ad una serie di “folli” intuizioni con cui ha ribaltato il destino delle squadre. Nella prima Roma inventò Totti centravanti. A Udine consegnò a Pizarro la regia perché alla squadra serviva ritmo. Nella seconda esperienza a Roma rinunciò a Dzeko e si affidò a Perotti come falso centravanti. L’anno seguente rivoluzionò l’assetto tattico passando al 3-4-2-1 che esaltò Salah e Nainggolan, ma anche Fazio e Florenzi. E fu capace di lanciare Emerson Palmieri. È come se a Milano si fosse limitato ad organizzare, mai a creare. Un grande allenatore deve anticipare i problemi. Così fece Allegri quando passò al 4-2-3-1, due anni fa, mentre la Juve era comunque prima. Ogni tanto serve un guizzo", conclude Libero.

(Fonte: Libero)

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